Serviva solo vincere nel match di ieri sera, e l’Atalanta non ha tradito le attese: 2-0 contro la Dinamo Zagabria in un match dominano dall’inizio alla fine.
Indice dei contenuti
Toggle- Serviva solo vincere nel match di ieri sera, e l’Atalanta non ha tradito le attese: 2-0 contro la Dinamo Zagabria in un match dominano dall’inizio alla fine.
- Ora testa a Brescia-Atalanta, un match che non sarà mai come tutti gli altri, data l’eterna rivalità tra le due tifoserie. Fino alla fine forza Atalanta!
Ieri la Dea doveva vincere e sperare che lo Shakhtar non vincesse (clamorosamente) in casa del Manchester City. Per fortuna, il City non ha perso, e la Dea è ancora in corsa per un secondo posto che fino a qualche settimana fa sembrava assolutamente sfumato. Ora la classifica del girone vede i Citizens primi a quota 11 punti, lo Shakhtar Donets a seguire a quota 6, l’Atalanta a quota e la Dinamo a 4 punti. Tutto è ancora aperto: la Dea può arrivare seconda, così come terza o quarta. Per arrivare secondi, bisognerà vincere in casa dello Shakhtar e sperare in un pareggio o una sconfitta della Dinamo Zagabria contro il Manchester. In questo modo, la Dea arriverebbe a 7 punti, seguita dagli ucraini a quota 6 e dalla Dinamo a 4 o 5, garantendosi l’accesso agli ottavi di finale.
Il match
Il match segue la stessa falsariga per tutta la sua durata. La Dea domina, la Dinamo prova a creare qualche pericolo solo in ripartenza. Praticamente una partita esattamente opposta quella dell’andata. Nella prima frazione, l’Atalanta avrebbe potuto segnare comodamente almeno 3 gol oltre al rigore trasformato da Muriel. Palle gol su palle gol, con l’unico, solito difetto di peccare in fase di finalizzazione. Solo un rischio, con una bellissima traversa colpita dagli ospiti. Sarà l’unica seria occasione da rete creata dai croati nei 90 minuti.
Nel secondo tempo, l’Atalanta vuole subito chiudere ogni tipo di discorso, partendo fortissimo, fino all’immediato gol di uno strepitoso Papu Gomez (non solo per il gol, ma per quanto prodotto in tutta la gara). Il gol è un’autentica meraviglia: tunnel pazzesco all’avversario e tiro fortissimo a fil di palo che si insacca alle spalle del portiere. Poi solo ordinaria amministrazione per la Dea, che anzi sfiora più di una volta la terza rete, senza subire particolari occasioni.
Una serata epocale
Sicuramente la serata di ieri rimarrà nella storia, perché la prima vittoria in Champions League è un traguardo importantissimo pe una realtà come quella dell’Atalanta, indipendentemente da come proseguirà il cammino nella competizione.