Che anno di ciclismo dobbiamo aspettarci?

La stagione da poco conclusa ha dovuto, suo malgrado, affrontare una situazione che non si era mai verificata prima nella storia del ciclismo. La pandemia di Covid-19 ha pesantemente condizionato lo svolgimento delle corse che, nel migliore dei casi, hanno potuto trovare una collocazione in calendario, al di fuori delle date tradizionali.

Si è assistito pertanto ad un Giro d’Italia in piena estate, ad una Vuelta in autunno inoltrato e alle classiche del Nord disputate in un periodo insolito. Solo il Mondiale, peraltro a rischio fino a pochi giorni dal suo svolgimento, ha rispettato la sua data tradizionale.

Calendario ciclismo 2021: corse cancellate

Il nuovo anno, purtroppo, non è iniziato nel migliore dei modi. Il calendario World Tour, quello che prendiamo come riferimento della stagione, è stato immediatamente privato dei suoi appuntamenti in Australia che di solito danno inizio alla stagione. Sia il Tour Down Under, sia la Great Ocean Race, sono state cancellate, cosa che non era successa lo scorso anno, in quanto la pandemia era scoppiata successivamente.

Purtroppo, queste due corse non sono state le uniche ad essere cancellate. Secondo il calendario originale, generalmente riproposto tutti gli anni, le corse in Europa dovevano iniziare con la Volta a la Comunidad Valenciana, una breve corsa a tappe spagnola, inserita nel calendario ProSeries, cioè la seconda fascia in cui sono divise le gare. La corsa è stata però cancellata e l’organizzazione ha richiesto lo spostamento ad altro periodo, sempre che ciò sia possibile.

La stessa sorte è capitata ad altre tre corse a tappe ProSeries: il Giro dell’Oman, la Vuelta a Andalucia e la Volta ao Algarve, tutte previste per il mese di febbraio.

Prima corsa europea: Etoile de Begges

La prima corsa europea dell’anno è diventata così l’Étoile de Besseges, breve corsa a tappe francese di terza fascia. Ha assunto una certa importanza proprio per il fatto che corridori come Nibali e Ganna hanno scelto questa corsa per iniziare la loro stagione. E Ganna ha subito fatto capire di che pasta è fatto, vincendo le ultime due tappe, con un’azione solitaria nella quarta tappa e non mancando l’appuntamento col cronometro, specialità della casa, nella quinta e ultima. Inoltre, mantenendo la sua imbattibilità, ha fatto sua anche la cronometro dell’UAE Tour. Per la cronaca segnaliamo altre vittorie italiane: Gabburo della Bardiani ha vinto il G.P. di Antalya in Turchia, doppietta di Davide Ballerini al Giro della Provenza, prima corsa stagionale del calendario ProSeries e altra vittoria con un’imperiosa volata nella Omloop Het Nieuwsblad, prima classica del calendario World Tour; Giacomo Nizzolo ha fatto sua la Clasica de Almeria, prima semiclassica del calendario ProSeries e Gianluca Brambilla si è aggiudicato il Tour de l’Haut Var, dove ha conquistato l’ultima tappa e la classifica generale.

Classiche World Tour 2021

Soffermiamoci ora sulle classiche del calendario World Tour. Le corse inserite in questa categoria sono complessivamente diciannove. Dopo la Omloop Het Nieuwsblad, tocca alle Strade Bianche, classica italiana che nel corso degli anni ha trovato sempre più apprezzamenti e che lo scorso anno si è disputata in estate ed è stata vinta da Wout Van Aert. E questo ci porta a fare un piccolo richiamo alla stagione invernale, quella del ciclocross, in cui Van Aert e il suo rivale Mathieu Van der Poel sono stati i grandi protagonisti, come era logico pensare. L’olandese, figlio e nipote d’arte, si è aggiudicato il suo quarto titolo mondiale, anche se c’è da dire che in quell’occasione Van Aert è stato particolarmente sfortunato, a causa di una foratura che lo ha messo fuori causa.

Quest’anno la stagione invernale ha visto gareggiare anche Fabio Aru che tenta l’ennesimo rilancio della sua carriera, improvvisamente bloccata. Vedremo se questo nuovo tipo di approccio alla stagione porterà i suoi frutti o se dovremo assistere ancora a qualcosa di incompiuto.

Milano-Sanremo 2021

Scorrendo il calendario, arriviamo alla Milano-Sanremo il cui percorso torna ad essere quello tradizionale ad eccezione del Turchino, sostituito anche quest’anno dal Passo del Giovo. Lo scorso anno la corsa si è svolta in agosto e questo ha determinato un percorso inedito che quest’anno non viene riproposto, anche se tecnicamente era molto valido.

Dopo la Sanremo, spazio alle classiche del nord, momento fondamentale della stagione ciclistica, che occuperà buona parte della primavera, per poi lasciare spazio alla stagione delle corse a tappe.

Le classiche riprenderanno nella tarda estate e vedremo se si riusciranno a disputare le due classiche canadesi di settembre, cancellate lo scorso anno per le difficoltà dei viaggi intercontinentali.

Non è presente in calendario la London Classic, probabilmente a causa della condizione critica della pandemia in Gran Bretagna. La stagione delle classiche terminerà con il Lombardia, sempre che la pandemia, al momento non ancora sconfitta, non sconvolga il programma.

Calendario World Tour 2021

Il calendario World Tour delle corse a tappe si presenta come da tradizione, ma anche qui incombe il Covid, con la possibilità di spostamenti e cancellazioni.

La prima corsa in programma è il Giro degli Emirati Arabi (UAE Tour) che si è svolta dal 21 al 27 febbraio, corsa a tappe di recente istituzione, che la dice lunga su dove l’Uci abbia puntato gli occhi. Nella prima tappa, vittoria di Mathieu Van der Poel, a riprova che il campione olandese sta sfruttando la forma della stagione del ciclocross, per primeggiare anche su strada. Purtroppo, un caso di Covid nello staff della sua squadra lo ha costretto all’abbandono, come prevede il protocollo dell’Uci.

Abbiamo poi già detto della vittoria di Ganna nella seconda tappa a cronometro, mentre la classifica generale è andata appannaggio di Tadej Pogacar, alla sua quinta vittoria in carriera in una corsa a tappe, compreso il Tour dello scorso anno.

A marzo sono invece in programma le due più tradizionali Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico, quest’ultima presentata il 2 febbraio scorso. Le due corse sono da sempre concomitanti e questo è sempre stato per entrambe un grosso limite, al quale l’UCI non è mai riuscita a mettere rimedio, cosa che sarebbe auspicabile per il loro prestigio, che potrebbero avere un campo di partenti più importante.

Fra marzo e giugno sono in calendario alcune corse che lo scorso anno non hanno avuto luogo, sia per la pandemia, sia per l’impossibilità di ricollocarle in calendario, cosa che comunque non sarebbe stata possibile, data la situazione della Spagna e le decisioni prese dal governo svizzero. Ci riferiamo al Giro di Catalogna, al Giro dei Paesi Baschi, al Giro di Romandia e al Giro di Svizzera, che tornano al loro posto e che speriamo di rivedere. Per quanto riguarda i GT (Giro, Tour e Vuelta), l’Uci ha ufficializzato la possibilità di avere alla partenza 23 squadre, cioè una in più del solito.

Super tuck vietata

E a proposito di ufficializzazioni, il massimo ente mondiale ha proibito la ‘super tuck’, la posizione in bicicletta, che consiste nel pedalare seduti sulla canna anziché sulla sella e col busto sul manubrio, nonché la posizione cosiddetta ‘alla Pantani’, con il corpo all’indietro e il petto sostenuto dalla sella. Ma ha anche proibito la posizione con gli avambracci sul manubrio, se non nelle cronometro. Queste posizioni sono state considerate pericolose e, a partire dal 1° aprile, chi le adotterà sarà multato, se non squalificato.

Del Giro d’Italia abbiamo già parlato nel nostro approfondimento.

Tour de France 2021

Il Tour de France sarà l’obiettivo di molti, fra cui anche Froome che vuole ritornare ad essere quello dei quattro Tour vinti e per questo ha anche cambiato squadra. Quest’anno il Tour partirà dalla Bretagna, precisamente da Brest con le prime quattro tappe che saranno terreno per i velocisti. La classifica subirà il primo scossone con la cronometro prevista il quinto giorno. Un’altra cronometro sarà la penultima tappa e inoltre sono previsti anche tre arrivi in salita. Ci saranno la doppia ascensione del Mont Ventoux nell’11.ma tappa e il Tourmalet nella 18.ma, con arrivo in salita a Luz Ardiden.

Vuelta 2021

La Vuelta è stata presentata il giorno 11 febbraio. Quest’anno è stato abbandonato il tradizionale arrivo a Madrid col circuito finale. Si parte da Burgos e precisamente dalla Cattedrale, per concludere a Santiago de Compostela, in una sorta di fil rouge del cattolicesimo. Sia la prima che l’ultima tappa saranno a cronometro, mentre sono previste ben sette tappe di montagna. Ci sarà spazio anche per i velocisti con otto tappe pianeggianti, sebbene due di esse con arrivo in leggera salita. Rimane la filosofia della Vuelta, che ormai da anni predilige tappe corte (solo una supera i 200 km.) e movimentate, piuttosto che tappe lunghe dove per lo più succede poco o nulla.

Corse a tappe 2021

Il resto della stagione delle corse a tappe risulta poco interessante. Francamente il Giro di Polonia, che lo scorso anno ha visto il grave incidente di Jacobsen, non ha i requisiti per rientrare nel World Tour e tanto meno il Tour di Guangxi, corsa a tappe cinese, cancellata lo scorso anno per evidenti motivi di sicurezza. Qualche punto in più lo guadagna il BinckBank Tour, non fosse altro perché si disputa su percorsi dalle grandi tradizioni ciclistiche.

Caledario ProSeries 2021

Un accenno al calendario ProSeries, dove troviamo diverse corse in Italia, specialmente quelle di un giorno. Fra queste abbiamo:

  • il Trofeo Laigueglia (3/3)
  • il G.P. Industria e Artigianato (7/3)
  • la Coppa Sabatini (16/9)
  • il Giro dell’Emilia (2/10)
  • la Coppa Bernocchi (4/10)
  • la Tre Valli Varesine (5/10)
  • la Milano-Torino (6/10)
  • Gran Piemonte (7/10).

Inoltre, dal 19 al 23 di aprile si correrà il Tour of the Alps, che non si sa perché abbia una denominazione inglese, che altri non è che il vecchio Giro del Trentino, unica corsa a tappe del calendario ProSeries prevista in Italia.

Restando nel nostro paese, vale la pena di ricordare anche le corse di terza fascia, denominate 1.1 se di un giorno e 2.1 se a tappe. Vediamo quindi la collocazione di queste altre corse italiane, alcune delle quali con una lunga storia e tradizione alle spalle.

Il 24 giugno si correrà il Giro dell’Appennino, una corsa che per le sue caratteristiche tecniche meriterebbe ben altro che la terza fascia. Quindi in rapida successione:

  • Giro della Toscana (15/9)
  • Memorial Pantani (18/9)
  • Trofeo Matteotti (19/9)
  • Coppa Agostoni (29/9)
  • Gran Premio Beghelli (3/10)

Nel calendario italiano compaiono anche quattro corse a tappe: Settimana di Coppi e Bartali (23-27/03), Giro di Sicilia (31/3-3/4), Adriatica-Ionica Race (14-18/6) e Giro di Sardegna (12-16/10), che torna dopo una lunga assenza e ci riporta coi ricordi agli anni ’60, quando tradizionalmente inaugurava la stagione.

Grazie al G.S. Emilia una delle più attive società organizzatrici di gare ciclistiche, il calendario si è arricchito di altre due corse di terza fascia: la corsa denominata ‘Per Sempre Alfredo’ (21/3), dedicata al mitico C.T. della Nazionale Alfredo Martini, nel centenario della nascita e una corsa a tappe la ‘Settimana Ciclistica Italiana’, in programma dal 14 al 18 luglio, di cui ancora non si conoscono i dettagli.

Un calendario pieno di corse, che si spera sia possibile disputare tutte. Le cancellazioni di diverse gare in quest’ultimo mese di febbraio ci fanno un po’ timore. Il ciclismo è uno sport che si svolge all’aperto e questo un po’ aiuta, ma non è esente dalla possibilità di assembramento, né di contagio, visto che gli staff delle squadre viaggiano in lungo e in largo in tutto il mondo.

Per noi appassionati c’è solo da sperare che il 2021 sia meglio dello scorso anno e che il calendario non venga stravolto, costringendo gli addetti ai lavori a ricominciare da capo nel bel mezzo della stagione. Comunque, a tutti buona stagione 2021.

A cura di Alberto Zanichelli