La cassazione ha respinto il ricorso per calciopoli. Che cosa ne pensano gli interisti?
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ToggleNel giorno dell’insediamento di Marotta all’Inter la Cassazione respinge il ricorso della Juventus sullo scudetto 2005-2006, assegnandolo in maniera definitiva all’Inter.
Coincidenza ? Probabilmente si, ma a volte il destino si prende gioco beffardamente degli stessi interpreti, come se volesse appositamente sottolinearne con ironia le incoerenze degli stessi protagonisti delle vicende.
È il triplice fischio finale di una vicenda durata fin troppo, che ha consumato le due società, i tifosi e la stampa oltre il lecito, alimentando in maniera deviante una rivalità tra le due fazioni fino a trasformarla in qualcosa che non si addice più al mondo dello sport.
Inter-Juve: da dove tutto ebbe origine
Il contrasto tra Inter e Juve nasce da lontano, almeno dai primi anni 60, e la verità delle cose non è facilmente descrivibile. Non è ragionevole pensare infatti che alla fine abbiano tutti ragione e tutti torto. Nemmeno lo è ragionevole soffermarsi all’obbiettività superficiale condita da frasi fatte e luoghi comuni.
Inter e Juve hanno portato il duello calcistico a un livello spropositato, che solo negli ultimi tempi Moratti e Agnelli hanno cercato di ridimensionare, ma il ramoscello d’ulivo sarà davvero reale solamente quando entrambi i protagonisti deporranno le armi sul serio. Oggi l’unica verità che resta è l’umiliante divisione in faide dei tifosi delle due squadre, che ha generato unicamente un clima di odio reciproco.
La malainformazione di oggi
Purtroppo la cultura del rispetto non è stata promossa nemmeno dai protagonisti principali delle due società (Agnelli in primis), che avrebbero dovuto essere un esempio. Figuriamoci tra i tifosi. Questo scenario ha dato il via e rappresenta a tutt’oggi il corto circuito di un’epoca in cui la gente non legge più, e si informa attraverso notizie che manipolano le verità attraverso i social networks incoraggiando anatemi che diventano gli ideali da inseguire tra i tifosi delle due squadre.
La rivalità sportiva è più che legittima, ma è ora che molti ultras da stadio e da tastera inizio a modificare il loro assetto di guerra, e indirizzino le loro energie verso un antagonismo sportivo più sano e veritiero.