Polemica in casa Brescia: Cellino non si ferma malgrado il coronavirus
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ToggleNonostante il momento difficile che tutta l’Italia e non solo sta vivendo, nonostante tutto lo sport o quasi sia fermo e nonostante il decreto emanato dallo stato che invita tutti , sportivi e non , di restare il più possibile nelle proprie abitazioni, nel tentativo di fermare la propagazione del virus Covid-19 che ha messo in ginocchio popolazione e ospedali, in casa Brescia calcio, come al solito, regna la polemica facendo discutere tutta Italia.
Cellino convoca i preparatori
Massimo Cellino, il presidente delle rondinelle, nel momento più delicato, andando controcorrente rispetto alla gente e alla maggior parte dei cosiddetti “V.I.P”, i quali con i loro messaggi attraverso i social, invitano tutti attraverso slogan a rimanere a casa al sicuro, convoca per la giornata odierna i preparatori della squadra prima squadra, ad esclusione dei tecnici Corini e Grosso esonerati ma ancora sotto contratto, in sede, per mettere giù un programma, utilizzando le precauzioni del caso dettate dal decreto, di preparazione fisica, in modo di sfruttare una condizione atletica migliore rispetto alle altre squadre quando si riprenderà, se si riprenderà, il campionato post emergenza.
Si stila la preparazione dei calciatori
I preparatori convocati sono 5, i quali insieme al Presidente, avranno come ordine del giorno oltre alla preparazione suddetta anche il compito di aiutare il numero 1 bresciano nella scelta di elementi per rimpinguare la squadra di preparatori da affiancare a mr Lopez molto esigua al momento.
Per quanto riguarda il programma di allenamento, non essendoci l’obbligo di sospendere tutto, ma bensì di evitare il contatto e mantenere le distanze di sicurezza, si parla di sedute a coppie di giocatori o addirittura allenamenti personalizzati di un giocatore.
La minaccia dell’Assocalciatori
Questo atteggiamento, ha creato un indignazione generale, soprattutto perché la leonessa rappresenta una delle città più colpite e con più vittime di Italia, indignazione che viene rappresentata dall’Assocalciatori che minaccia una denuncia a carico della squadra lombarda per grave irresponsabilità sulla salute dei suoi tesserati.
Cosa dire di questa situazione…, le regole sono regole, il decreto, per i professionisti, non vieta la continuazione delle attività sportive ma bensì limita il suo svolgimento con regole “anticontagio”. Il boss bresciano fa leva sul contratto in suo possesso che gli permette di convocare in sede i suoi tesserati quando vuole, ovviamente se nessun decreto lo impedisce, tenendo in considerazione che anche la Lazio riprenderà probabilmente gli allenamenti il prossimo 23.
Nessun tesserato è positivo al tampone
Un’ altra cosa da tenere in considerazione per una disamina è sapere che tutti i tesserati della società hanno fatto il tampone e non è risultato alcun positivo, di conseguenza se i soggetti hanno rispettato la quarantena fino adesso, ci sono bassissime probabilità di futuri casi dovuti ad allenamenti a porte chiuse di massimo 2 elementi.
C’è anche da dire un’ultima cosa a sostegno della sua scelta, puramente sportiva, è che i ragazzi di Lopez, con il motivo tattico utilizzato, hanno bisogno di un’eccellente forma fisica e fino ad ora tra l’età di qualcuno, infortuni ecc.. hanno dimostrato di non saper reggere più di un tempo a quei ritmi per poi cedere clamorosamente e mollare il resto della partita agli avversari.
Cellino ignora le regole di base
Comunque, una cosa è certa, nel momento che stiamo vivendo con tutte le persone che stanno soffrendo a causa di questo maledetto virus, che sta cambiando le nostre abitudini radicalmente e che non fa pensare ad un futuro economico positivo, bisogna cercare tutti di fare il meglio che si può per dare una mano a quelle categorie (medici, infermieri, primo soccorso ecc.) che ormai sono al collasso, cercando di rispettare totalmente le regole imposte dai decreti e se si può di aiutare anche economicamente le fondazioni che stanno raccogliendo fondi per la ricerca.
Vogliamo raccontarvi cosa pensa il tifoso bresciano
Dal canto nostro, speriamo di poter tornare raccontarvi e discutere solo di calcio, facendo polemiche solo per una brutta prestazione in una partita e non su fatti più importanti come la salute. Un in bocca al lupo a tutti sperando di uscirne il prima possibile e di poter ritornare a gridare forza Brescia, non dai balconi, ma allo stadio che è molto meglio!