Bologna-Brescia 2-1: la gioia dei tifosi rossoblù per questo Bologna spigliato e di carattere
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ToggleCominciamo a dire che le sconfitte sono 8 in 22 partite, a evidenziare che la parola continuità, spesso abusata e spesa a caso, comincia a essere di casa a queste latitudini.
Seconda vittoria consecutiva, trentaquattresima rete segnata: il luna park Bologna non tradisce mai.
Bologna-Brescia 2-1: highlights
Ancora una volta sotto, ancora una volta per una disattenzione generale del reparto difendente, accentuata da un’entrata scomposta di Mbaye. Il Brescia va in vantaggio su rigore senza aver effettuato fin lì nessun tiro in porta.
Ma un Bologna partito a testa bassa, con il piglio dei giorni migliori, che aveva dominato l’avversario in ogni zona del campo, non ci sta e riprende a tessere la sua tela, prendendo sempre di più in mano la partita.
Giganteggiando in mezzo al campo, guidati da un sempre più dominante e sorprendente Jardy Schouten e un Poli lucido e guerriero come spesso accade di questi tempi.
Si pareggia con Orsolini che con un movimento a proteggere il pallone da centravanti consumato, si gira in dieci centimetri e fa pari allo scadere del tempo.
Da segnalare il secondo gol letteralmente divorati da quel Don Rodrigo Palacio che si sbatte sempre e comunque per la causa (amato più che mai dai tifosi), confezionando il solito match tutto lavoro e qualità, di cui però, non rimarrà memoria, giacché difficile immaginare Rodrigo calciare fuori a un metro dalla porta sguarnita.
Ma il Bologna non si scoraggia mai e figuriamoci oggi che si sente odor d’Europa come in estate odor di griglia.
E riparte tosto e compatto e perché no, ignorante. Perché a Sinisa di pareggiare non passa nemmeno per la testa, tant’è che butta nella mischia tutti gli offendenti che la panchina ancora gli offre. Puntando tutta la posta in un solo giro di roulette. E vince. E vince con merito, per inerzia, per stanchezza, per superiorità tecnica e agonistica.
E lo fa in zona Bologna: al minuto ’89. Il minuto delle squadre che hanno gambe testa e cuore. Lo fa con Mattia Bani, al suo quarto centro. Mattia, centrale per caso, lui venuto a fare il rincalzo e che si è ritagliato un ruolo importante impreziosito da un numero di gol da stropicciarsi gli occhi.
E i punti sono 30!
Tanti!
O pochi!
Bologna sogna la zona europea
Dipende dal materiale di cui son composti i sogni. Là dove l’ aria comincia a rarefarsi e sopravvive solo chi è preparato a farlo.
E ora ci si è guadagnato una trasferta a casa della Roma senza ansie. Potendo contare sul fatto che, così come il calabrone, non avendo la struttura alare per volare, se ne frega e vola, il Bologna non avendo la struttura per non subire domenicalmente almeno un gol, se ne frega e vince.
E se perde, pazienza.
Perché con il luna park Bologna lo spettacolo è sempre assicurato.
Forza ragazzi!