Manca solo l’ufficialità per l’addio di Boban. In bilico anche Maldini. Analizziamo la situazione attuale
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ToggleBoban e Maldini: ecco che dopo le scottanti dichiarazioni rilasciate da Boban in un’intervista alla Gazzetta, è successo quello che molti si aspettavano. La bomba è esplosa: l’addio di Boban sembra soltanto una questione di ore. Diversa la situazione di Maldini, che potrebbe “tirare” fino al termine della stagione. Analizziamo le diverse situazioni dei due e chiediamoci: il ribaltone dirigenziale che effetto avrà sui giocatori e su Pioli? Un Milan composto da pochi milanisti può funzionare?
L’addio di Boban
I problemi sono diventati di dominio pubblico dopo l’intervista che sabato Boban ha concesso alla Gazzetta dello Sport. Il croato non ha usato mezzi termini. Zvone non ha chiaramente digerito di essere stato scavalcato per la scelta dell’allenatore della prossima stagione. Gadzidis infatti, ha contattato il tedesco Rngnick per la guida del club senza consultare i ds. Iniziativa che tra l’altro lascia perplessa l’attuale dirigenza, dato che avviene in un momento in cui Pioli sembra avere in mano la squadra. Vediamo il passaggio chiave dell’intervista.
“Non avvisarci è stato irrispettoso e inelegante. Una cosa non degna di questo club. Non è da Milan, almeno quello che ci ricordavamo fosse il Milan. Abbiamo già parlato con Gazidis, per il bene del club è certamente necessario che il meeting con la proprietà avvenga al più presto. Unità significa condivisione e rispetto, la base di tutto e l’unica via per poter lavorare bene”
Le divergenze tra Boban e Gazidis erano già emerse nel corso della stagione ma questa sembrerebbe la classica goccia che fa traboccare il vaso. La reazione dell’amministratore delegato infatti non è tardata ad arrivare, il greco sostiene che la scelta di Boban di lanciare queste accuse davanti ai microfoni sia inammissibile. La decisione è ormai presa e il croato dovrà dire addio al Milan già nei prossimi giorni. Entrambe le parti si sono rivolte ai rispettivi avvocati e resta solo da capire se l’addio avverrà tramite risoluzione consensuale o licenziamento per giusta causa.
Anche Maldini in bilico
Situazione diversa quella di Maldini. L’ex capitano nel corso di questi anni ha condiviso molte delle idee di Boban mentre, anche per lui, il rapporto con Gazidis non è sempre stato semplice. Ha pesato sul suo conto la scelta di puntare su Giampaolo, decisione che, come sappiamo, non ha portati a risultati positivi. Inoltre, riguardo alla questione Rangnick ha pubblicamente dichiarato “Non è il profilo adatto a questo Milan”. Come biasimarlo: “Le folli punizioni di Rangnick: allenarsi in tutu, servire i pasti, tagliare l’erba”. Scherzi a parte, le idee particolari e il valore del tecnico in cima alla lista dei desideri di Gazidis verranno discussi più approfonditamente in un altro momento.
Non è ancora chiaro quale sarà il destino di Maldini: potrebbe dare l’addio subito insieme a Boban oppure, più probabile, potrebbe arrivare fino a fine stagione. Difficile, ma non fuori discussione, che rimanga anche l’anno prossimo.
Pioli, Massara e Ibra: addio anche per loro?
Per quanto Massara, il destino sembra molto simile a quello dell’ex capitano del Milan. Per la panchina, come già detto, Gazidis si sta muovendo per assicurarsi le prestazioni di Rangnick per la prossima stagione. Dunque, Pioli non sembrerebbe avere molte chance per una conferma. Personalmente, credo che, per il bene di un club, un allenatore debba essere legato ai risultati. Chiaramente ogni caso va valutato a sé, non deve essere una regola inderogabile. Ma nella situazione attuale del Milan: perché non continuare con Pioli se dovesse fare bene da qui fino al termine della stagione?
Resta poi da capire la situazione del rinnovo di Ibra. Lo svedese è arrivato a Milano anche grazie al lavoro di Maldini e Boban. Quest’ultimo, tra l’altro, ha un buon rapporto con Raiola. I ribaltoni societari portano sempre incertezza. Come reagirà Ibra (e Raiola) a questa condizione di incertezza del futuro del Milan e alla notizia dell’addio di Boban e Maldini? Sicuramente, ci saranno degli ostacoli in più per il rinnovo.
Via Boban e Maldini: è un Milan sempre meno milanista
L’addio di Boban e Maldini avrà sicuramente un forte impatto su coloro che credono ancora in un calcio vero, appassionato, costituito da persone che amano questi colori e questo sport. Del resto, Maldini e Boban sono una gran bel pezzo di storia del Milan e il croato ha sempre messo in primo piano l’affetto verso questo club, sottolineandolo anche nell’ultima intervista: “bisogna mantenere un’identità italiana e milanese, lo dice un croato patriottico che ama questo club e questa città”. La mentalità più imprenditoriale di Gazidis e Elliott, invece, vorrebbe dare più spazio a preparati uomini d’affari con una lunga carriera dirigenziale alle spalle. Insomma, più competenze e meno legame con i colori rossoneri. È meglio un Milan formato da persone che credono davvero nei colori rossoneri o un Milan più depersonalizzato ma costituito da dirigenti di grande spessore? Il dibattito è aperto.