Bidoni Storici, la rubrica che rispolvera dal passato, tutti i bidoni che hanno avuto il privilegio di calcare i campi della nostra Serie A.
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ToggleNella nostra rubrica “Bidoni Storici”, oggi parliamo di Marcelo Tejera Battaglies, meglio noto come Marcelo Tejeira, centrocampista uruguaiano classe 1973.
Messosi in luce fin da giovanissimo, Tejera, viene soprannominato il “Maradona Biondo”, a causa del suo giostrare dietro le punte e a causa della sua folta chioma. La sua capigliatura fece impazzire migliaia di ragazze tra Uruguay, Spagna, Argentina e Sardegna.
Chi è Marcelo Tejera?
Marcelo Tejera, all’epoca, veniva reputato come tra i più promettenti giocatori uruguaiani e fin da giovanissimo, faceva parte della scuderia di Paco Casal, storico agente uruguagio. Tejera, esordisce nel 1989 con la maglia del Defensor Sporting, con il quale totalizzerà 58 presenze e 5 reti, prima di lasciare l’Uruguay per partire alla volta di Cagliari, dove nell’estate del 1992, troverà tre leggende del calcio uruguagio, quali Enzo Francescoli, Pepe Herrera e Daniel Fonseca.
Tejera sbarca a Cagliari nel ’92
Tejera sbarca in Sardegna nell’estate del 1992, trovando appunto il trio uruguaiano di cui anticipato poc’anzi, oltre ad una situazione del tutto diversa rispetto a quella prospettatagli alla firma con il Cagliari: sulla poltrona da presidente rossoblu si è appena seduto Massimo Cellino, giovane imprenditore sardo, che ha appena rilevato la società dalla famiglia Orrù, mentre sulla panchina rossoblu c’è il romano Carlo Mazzone.
Mazzone, non vede storicamente, la stravaganza dei giocatori dell’epoca, dunque non tollera orecchini, capigliature fuori dai canoni tradizionali e atteggiamenti sopra le righe. Dunque, la folta capigliatura del nostro Tejera, non fa eccezione.
A fine stagione, saranno 5 le presenze in rossoblu del trequartista uruguaiano, di cui due sono rimaste nella memoria collettiva dei tifosi rossoblu.
La prima è la sua unica gara disputata da titolare, quella del 3 gennaio 1993 contro il Torino, disputata in un insolito Sant’Elia innevato. Mentre la seconda, contro il Brescia, viene ricordata per un clamoroso errore a porta vuota.
A fine stagione, il Cagliari conquista una storica qualificazione in Coppa Uefa, mentre Tejera lascerà i rossoblu.
Prima il Boca, poi il rapido declino
Tejera lascia la Sardegna nell’estate del 1993 e passa al Boca Juniors, grazie al fatto di essere assistito da un top nel ruolo, come Paco Casal.
In due stagioni, Tejera totalizzerà la miseria di 18 presenze ed una rete, prima di lasciare la Bombonera nell’estate del 1995 e far ritorno in patria, nuovamente al Defensor Sporting.
Lasciato nuovamente il Defensor, Tejera gira numerose squadre tra Spagna, Inghilterra e Uruguay. Si ricordano principalmente le avventure con Southampton e Penarol nel 2005, prima del ritiro avvenuto nel 2009.
Si ritira, infatti, a 36 anni dopo alcune stagioni disputate con la maglia del Liverpool Montevideo.
Cinque le presenze anche con la nazionale maggiore celeste.
Una carriera pompata troppo in fretta quella di Tejera, sgonfiatasi in un battibaleno tra aspettative disattese e caratteristiche effettive non all’altezza del calcio europeo.