Bianconeri sotto la lente: Napoli – Juventus

Juventus vincente al San Paolo che ipoteca l’ottavo tricolore consecutivo. Pjanic su punizione dopo l’espulsione di Meret e Emre Can di testa regalano la vittoria alla Signora. Inutile il gol di Callejon. Insigne fallisce il rigore del pareggio.

La Juventus vince. Ancora una volta i bianconeri battono i diretti rivali a domicilio e ipotecano lo Scudetto. Una partita difficile, dura, ricca di emozioni. Il risultato ha visto la Juventus vincente e conseguentemente il vantaggio della Vecchia Signora nei confronti del Napoli allargato a 16 punti. Allegri mette in campo nella difficile trasferta del San Paolo il suo solito 4-3-3. Tra il pali il portiere titolare Szczęsny, in difesa confermato Cancelo, assieme a Bonucci, Chiellini e Alex Sandro. A centrocampo Pjanić è in cabina di regia, ai suoi lati Matuidi ed Emre Can. In attacco Bernardeschi trova spazio con Cristiano Ronaldo e Mandžukić.

Episodi decisivi

La partita comincia con la Juventus in pressione alta sui partenopei, ma in generale le due squadre si affrontano aggressivamente. La prima metà della prima frazione vede le due squadre che si equivalgono, fino al primo episodio fondamentale al 25′, quando Meret commette un fallo da ultimo uomo su Ronaldo, che sfrutta un errore di Malcuit e si lancia verso la porta avversaria. L’arbitro concede la punizione ed espelle il portiere del Napoli. Sul calcio piazzato Pjanić mette alle spalle di Ospina e regala il vantaggio alla Juve.

La reazione del Napoli è forte. Gli azzurri colpiscono un palo e tentano di recuperare il risultato, ma subiscono il raddoppio di Emre Can, trovato in area da Bernardeschi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La Juventus in superiorità numerica ha controllato bene la partita, concedendo l’iniziativa al Napoli, ma senza subire.

Secondo tempo a luci spente

In apertura di secondo tempo il fallo di mano, ingenuo, di un Pjanić già ammonito ristabilisce la parità. Con l’uscita del bosniaco la Juventus spegne la luce. Il Napoli avanza e prende il controllo del campo, schiacciando i bianconeri nella propria metà campo. Emre Can e Matuidi non hanno nella tecnica e nella gestione della palla le loro migliori doti, infatti le difficoltà della Juventus in costruzione sono evidenti. Tutta la squadra abbassa il baricentro e non c’è pressione alta. Il solo Ronaldo cerca, sconsolato, di mettere pressione alta ai partenopei.

Al 16′ del secondo tempo il gol del Napoli dà coraggio e speranza ai padroni di casa che premono con ancora maggiore convinzione e forza. La Juventus è ormai chiusa e arroccata nella propria metà campo. Il Napoli insiste fino a trovare un rigore per fallo di mano in area di Alex Sandro. Il capitano del Napoli, però, fallisce la grande occasione e a 6 minuti dal 90′ le speranze del Napoli si spengono contro il palo.

La partita si chiude con i bianconeri esultanti per la vittoria che chiude i giochi per il tricolore e permette ai bianconeri di concentrarsi solo sull’appuntamento più importante della stagione: la partita di ritorno contro l’Atletico di Madrid.

La partita dei paradossi

La Juventus si presentava al San Paolo con 13 punti di vantaggio, ma in un periodo non favorevole. Ci si aspettava una vittoria del Napoli. Il risultato è stato ancora una volta la vittoria della Juventus, che raggiunge l’incredibile quota di 72 punti dopo 26 partite. Nella partita in cui le critiche al gioco della Juventus sono state più feroci, i bianconeri hanno il miglior attacco del campionato, la miglior difesa, il capocannoniere del campionato tra le proprie fila, che è anche il miglior assist man, e il miglior ruolino di marcia della storia. E mentre proprio il più atteso, Cristiano Ronaldo, rimane all’asciutto, arrivano i gol dei centrocampisti, che avevano latitato fino ad oggi. E il primo gol su punizione della stagione, arriva nel momento in cui Cristiano cede il tiro a Pjanić, vero specialista della squadra.

Ed il tanto invocato rigore contro la Juventus, oggetto di continue proteste (spessissimo infondate) da parte degli avversari della Juventus, è stato concesso. Abbastanza dubbio a dire il vero, anche se ultimamente si tende a concedere questi rigori. Rigore concesso e…fallito. Si, perché i rigori non basta riceverli, bisogna anche metterli in rete. L’equazione “rigore non concesso = risultato falsato” non è assolutamente sempre vera. Cosa che ci ha insegnato anche il Milan con il rigore fallito da Higuain. E che dire della tanto millantata correttezza dei napoletani, che hanno applaudito la propria squadra che non ha restituito la palla messa fuori volontariamente da Chiellini per permettere i soccorsi a Dybala. Dybala che era rimasto a terra dopo il fallaccio di Koulibaly che, per inciso, doveva essere espulso. Neanche fallo fischiato.

Infine, nonostante l’espulsione di Pjanić, tanto invocata la scorsa stagione, la Juventus ha portato a casa ugualmente la vittoria.

Difesa

Szczęsny 6,5 – Poche parate decisive, ma tante uscite importanti e tanta sicurezza trasmessa a tutto il reparto difensivo. Sul rigore intuisce la traiettoria che, per sua fortuna, si spegne sul palo. Incomprensione con Chiellini sul gol di Callejon.

Cancelo 5,5 – Alterna buone giocate ad errori difensivi. Non è ancora al livello che aveva all’inizio della stagione, prima dello stop forzato per il problema al ginocchio. Deve crescere come condizione, ma anche come mentalità.

dal 16′ st De Sciglio 6 – Buttato nella mischia a mezz’ora dal termine, ingaggia duelli con tutti gli avversari che gli si presentano di fronte. Buon impatto sulla partita.

Bonucci 6,5 – Concentrato e deciso negli interventi. Ottima partita per il centrale bianconero.

Chiellini 6,5 – Sul gol del Napoli commette un errore non intendendosi con Szczęsny. Per il resto sempre perfetto negli interventi. Sbroglia diverse situazioni che avrebbero potuto diventare pericolose, soprattutto quando la pressione del Napoli si fa asfissiante.

Alex Sandro 6 – Difende abbastanza bene, spinge discretamente in un paio di volte. Non incanta, ma mette in campo una prova sufficiente. Commette il fallo di mano che viene sanzionato con il rigore dell’arbitro, ma visto il movimento del corpo non solo involontario, assolutamente inevitabile. Ammonizione ingiustificata.

Centrocampo

Pjanić 6 – Croce e delizia della platea juventina. Con lui in campo il gioco è fluido e veloce. Ha i tempi giusti per guidare la squadra. Mette finalmente in porta una punizione, la prima della stagione. Poi la sciocchezza, con un cartellino già sulle spalle, di stoppare la palla con la mano a centrocampo e la giusta espulsione.

Matuidi 5 – Parte bene e mette in crisi la difesa partenopea con i suoi inserimenti. Fa buona guardia a centrocampo nella prima parte della gara. Uscito Pjanić si vede tutta la sua inadeguatezza tecnica.

Emre Can 6 – Grande merito per il gol del raddoppio, seppur favorito da una deviazione. Buona prova nel primo tempo, con alcuni strappi interessanti, ma anche con qualche errore tecnico. Nel secondo tempo, uscito Pjanić, scompare anche lui.

Attacco

Bernardeschi 5,5 – Alcuni strappi interessanti, alcune belle giocate, ma tanti errori. Errori tecnici e soprattutto scelte sbagliate. Può fare molto di più. Ha una grande occasione per segnare, ma viene ignorato da Cristiano

dal 40′ st Dybala 6 – Pochi minuti per tentare di tenere palla e far salire la squadra.

Mandžukić 5 – Praticamente assente per tutta la partita. Incide pochissimo nel gioco. Bene in pressione nel primo tempo, ma per il resto combina poco, se non le solite lotte sulle palle alte. Non sembra in gran forma e quando viene dirottato sulla fascia sinistra non produce niente di interessante. 

dal 29′ st Bentancur 6 – Entra per mettere un po’ di ordine a centrocampo ed effettivamente il gioco della Juve prende un minimo di respiro. Non nasconde la garra nei concitati attimi finali, paga con un giallo.

Cristiano Ronaldo 6 – Più presente nel primo tempo quando cerca di farsi vedere e soprattutto provoca l’espulsione di Meret. Cede la punizione a Pjanić (finalmente) e fa bene. Nel secondo tempo è un po’ spaesato e lasciato a se stesso. Quasi sconsolato nel vedere la squadra che non lo segue nel pressing alto. Il mancato passaggio a Bernardeschi lanciato a rete è un errore grave.

Il Mister

Allegri 5,5 – La Juventus non incanta ancora una volta. L’importante è il risultato, porta a casa la vittoria e certamente centra l’obiettivo. La squadra, soprattutto nel secondo tempo, rimane però in balia degli avversari, senza essere in grado di imbastire un’azione degna di nota. Lascia Matuidi e Emre Can a centrocampo dopo l’espulsione di Pjanić, quando c’era chiaro bisogno di tecnica nella zona nevralgica. Tardivi gli inserimenti di Dybala e Bentancur. Rischia grosso nel finale, ma il rigore finisce sul palo e si ritrova a festeggiare l’ennesima vittoria da record.

Rimane un senso di insoddisfazione. L’impressione che questa squadra possa e deva fare di più. Tutto dipenderà dalla partita di ritorno contro l’Atletico, ma l’impressione è che sia arrivata la fine di un ciclo.