Juventus alla prima sconfitta stagionale in Serie A. Sul campo del Genoa i bianconeri soccombono per 2-0. Gol dell’ex Sturaro al rientro dopo un lungo stop.
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ToggleUna Juventus scarica e poco motivata perde a Genova contro i rossoblù di Prandelli. Una sconfitta comprensibile dopo la partita di Champions contro l’Atletico Madrid che ha consumato moltissime energie fisiche e mentali. I bianconeri, scesi in campo senza la solita grinta, forti anche dell’ampio vantaggio sul Napoli, ha sofferto il pressing a tutto campo dei liguri e ha creato molto poco, se non nei minuti iniziali del secondo tempo. Il Genoa ci ha creduto di più, ha cercato di più la vittoria ed ha vinto meritatamente.
Ancora una volta è stata applicata la legge dell’ex. Stefano Sturaro, proprio lui, il protagonista delle tante polemiche sul passaggio al Genoa per 18 milioni di Euro complessivi, appena entrato nella partita dell’esordio stagionale dopo un anno travagliato a causa degli infortuni, mette alle spalle di Perin il tiro che regala il vantaggio ai grifoni. Il secondo gol, in contropiede, è stato realizzato da Pandev. La Juve non ha mai dato l’idea di poter reagire al vantaggio avversario e incredibilmente, per la prima volta in stagione, non ha mai tirato nello specchio della porta. Una brutta partita che, però, pesa poco nell’economia di un campionato già ampiamente indirizzato verso l’ottavo Scudetto consecutivo della Juventus.
Ampia rotazione
Allegri mette in campo una squadra con molti cambi rispetto alla vittoria casalinga contro l’Atletico. Il mister toscano schiera la Juventus con il 3-5-2, con Perin tra i pali. In difesa turno di riposo per il capitano Chiellini, i tre titolari sono Cáceres, Bonucci e Rugani. A centrocampo Pjanić, Bentancur ed Emre Can, con Cancelo a destra e Alex Sandro a sinistra formano la linea a 5. Gli attaccanti sono Dybala e Mandžukić.
La Juve non riesce ad esprimersi bene nel secondo tempo, tanto che Allegri prova ad invertire i centrocampisti schierando Bentancur nel ruolo di mezzala destra ed Emre Can nel ruolo di mezzala sinistra, ma cambia poco. Nel secondo tempo, con la sostituzione di Cancelo con Bernardeschi, la Juventus si schiera con il 4-4-2, allargando Bentancur a destra. La Juve prova a creare di più in fase offensiva, ed è proprio in quel momento che subisce il gol di Sturaro. Lo svantaggio mortifica le ambizioni juventine. Gli ingressi di Kean per Mandžukić e Spinazzola per Bentancur, con Bernardeschi che passa a destra e l’ex atalantino che si posiziona a sinistra, cambiano poco ai fini del gioco. Il gol di Pandev chiude i giochi.
Difesa
Perin 6 – Due interventi fondamentali nel primo tempo. Non perfetto sul gol di Sturaro e incolpevole sul raddoppio. In generale una partita abbastanza buona.
Cáceres 5 – Sul gol di Sturaro rimane un po’ troppo schiacciato in difesa permettendo al centrocampista genoano di tirare con relativa tranquillità. Anche nel primo tempo qualche copertura non perfetta. Finisce la partita da terzino destro ma non scende mai sulla fascia in modo produttivo.
Bonucci 5,5 – Mostra sicurezza e offre buone coperture al reparto nel primo tempo. Più distratto nella ripresa e con qualche passaggio a vuoto.
Rugani 5 – Attento ma un po’ troppo falloso. Dovrebbe capire meglio quando è il momento di affondare e quando quello di temporeggiare. Troppo molle sul gol di Pandev.
Centrocampo
Cancelo 5,5 – Pericoloso solo nell’azione del gol poi annullato a Dybala. Ordinato, ma incide poco. Deve ritrovare la forma straripante di inizio stagione.
dal 15′ st Bernardeschi 5,5 – Corre, cerca di creare azioni offensive, ma la sostanza è poco fruttuosa. Tanti tocchi sbagliati, forse un po’ stanco.
Emre Can 5,5 – Spostato in avanti rispetto alla partita di Champions, ha molte più difficoltà quando gli spazi si restringono e non riesce a scatenare tutta la sua potenza fisica. Suo il fuorigioco di pochi centimetri che causa l’annullamento del gol della Juve. In generale un po’ troppi errori tecnici.
Pjanić 5 – Non illumina come suo solito. Tanti errori non da lui, segno di scarsa concentrazione e anche un po’ di fatica nelle gambe. Anche in copertura ha visto serate migliori.
Bentancur 5 – Combina veramente poco. Non riesce a districarsi negli spazi angusti tra le linee del Genoa. Anche il lancio lungo non è preciso come al solito. Gioca pochi minuti da ala destra, evidentemente adattato, ha molte difficoltà.
dal 32′ st Spinazzola 6 – Entra nel finale con la Juventus già alle corde. Prova a mettere in piedi qualche azione ficcante, ma la difesa avversaria chiude bene. Coinvolto nella scarsa vena di tutta la squadra.
Alex Sandro 5 – Altra partita da assente ingiustificato per un giocatore che è l’ombra di quello visto ormai due stagioni fa. Prima esterno di centrocampo e poi terzino, risultato simile.
Attacco
Dybala 5,5 – Tanto movimento, ma poche occasioni create. Non salta mai l’uomo e non si rende mai pericoloso. Sfortunato nel gol annullato per fuorigioco di Emre Can.
Mandžukić 5 – Molto lontano dalla forma migliore. Anche in questa partita cerca di battagliare contro la difesa avversaria, ma spesso ne esce perdente. Da quando è rientrato dall’infortunio non lo si è mai visto realmente efficace come a inizio stagione. Anche quando si defila non crea pericoli, anzi la sua assenza svuota l’area avversaria e diminuisce la pericolosità della manovra bianconera.
dal 29′ st Kean 5,5 – Vorrebbe spaccare il mondo, ma è difficile se non la prendi mai. Rimane al centro dell’attacco ad aspettare il servizio dei compagni che non arriva mai.
Il Mister
Allegri 5,5 – La difficoltà della partita non stava nelle alchimie tattiche, ma nel trovare nuove motivazioni e nuove energie dopo il passaggio del turno in Champions e con il largo vantaggio sul Napoli. Lui abbassa ancora di più la tensione non convocando Cristiano Ronaldo e facendo un po’ di turnover in campo. Una sconfitta che si può definire “fisiologica” visto il momento della stagione. La sosta per le nazionali capita nel momento migliore per ricaricare le batterie dal punto di vista fisico, ma soprattutto mentale, in vista di un finale di stagione in cui dovrà chiudere i conti per lo Scudetto per poi concentrarsi solo sulla Champions League.