Nicolò Barella è un nuovo giocatore dell’Inter: stamani effettuerà le visite mediche e firmerà il contratto con i nerazzurri. Tutti felici, tranne i tifosi rossoblu…
Indice dei contenuti
ToggleLa telenovela di mercato è giunta al termine: Nicolò Barella può considerarsi a tutti gli effetti un giocatore dell’Inter. Il 22enne cagliaritano, sbarca alla Pinetina per 12 milioni di prestito oneroso più 33 milioni di obbligo di riscatto, spalmabili in due anni. Il centrocampista della Nazionale, è giunto nella notte a Linate e stamani sosterrà le visite mediche, prima di firmare il contratto che sancirà l’avvio della sua nuova vita in nerazzurro.
Tutti felici (o quasi) per la chiusura dell’affare
L’affare Barella è economicamente tra i più importanti della storia del calciomercato italiano: acquisto più costoso (insieme a quello di Vieri) della storia nerazzurra, cessione più remunerativa della storia rossoblu. Affare che soddisfa tutti: l’Inter, che trova quella mezzala di valore che mancava nello scacchiere di Antonio Conte, il Cagliari che ha ricevuto quanto preteso o quasi, visto che la richiesta iniziale per la cessione del giocatore era di 50 mln e lo stesso Barella, che ha rifiutato tutte le offerte pervenute ai rossoblu, Napoli a gennaio e Roma poche settimane fa
I tifosi rossoblu la pensano in maniera molto differente
I tifosi rossoblu, dal canto loro, la pensano in maniera assai diversa: Barella, in un’intervista dello scorso inverno, non ha mai negato di avere “simpatie” interiste, in quanto la sua famiglia è conosciuta come di fede nerazzurra.
Questa dichiarazione, più il rifiuto alla Roma e l’addio proprio in prossimità del centenario rossoblu, hanno scatenato una reazione a catena da parte dei tifosi rossoblu, che sono passati dall’idolatrare Barella, sardo, giovane e Capitano al ripudiarlo totalmente, per essersi sfilato la maglia della squadra che rappresenta la propria terra, nell’anno più significativo della storia rossoblu oltre a quello dello storico scudetto del ’70.
I tifosi rossoblu, stanchi di lottare per salvezze risicate all’ultima giornata e desiderosi di tornare quantomeno ai fasti dei primi anni ’90, quelli della storica cavalcata Uefa, avrebbero preferito vedere Barella fare una scelta di cuore, ovvero quella di restare in rossoblu e diventare il perno di una compagine costruita intorno a lui per ottenere risultati importanti, piuttosto che la solita “salvezzina” che sta stretta al popolo sardo.
[amazon bestseller=”Fc Internazionale” items=”3″]
Ora sotto con il mercato
Con la cessione di Barella ormai definita, ora tocca alla società rimboccarsi le maniche e regalare a Maran i tasselli importanti per completare la rosa, che al momento appare assai incompleta, in particolare nel campionato che porta ai primi 100 anni della storia del club che rappresenta tutto il popolo sardo.