Bakayoko – Gattuso: la Telenovela infinita

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Comunque vada Bakayoko è stato uno dei protagonisti di questa stagione in casa Milan. Una vera e propria telenovela che ha condito una stagione da montagna russa per il centrocampista francese.

Ora tra numerosi alti e bassi é arrivata al capolinea l’avventura di Bakayoko al Milan?

Capitolo 1: Falsa Partenza

25 Agosto il Milan perde al San Paolo facendosi rimontare dalla squadra di casa. In piena parità Rino manda in campo il nuovo acquisto Bakayoko. Ma l’esordio è disastroso: lento, impacciato e goffo Tiémoué sembra spaesato.

“Non basta una settimana per togliere i difetti ai giocatori. Bakayoko ha fatto buone cose ma si vede che ancora non ha assimilato bene il nostro concetto di centrocampo”.

Le parole di Gattuso nel post gara sono chiare.

Infatti le partite successive rispecchiano la solita trama.

Bakayoko non incide.

Lento e macchinoso è l’anello debole del centrocampo e già dopo pochi mesi si vocifera di un suo presunto addio già nel mercato invernale di gennaio.

35 milioni per un giocatore del genere sono un furto. Sembra ripetersi la stessa fregatura mandata dal Chelsea vista con Essien.

Capitolo 2: Momento d’Oro

Poi la situazione si sblocca. Biglia si fa male, infortunio pesante con 4 mesi di stop.  Baka diventa allora per forza di cose un titolare ed è lì che inizia a fare la differenza. Inizia a giocare davanti alla difesa facendo da schermo tra la retroguardia e il centrocampo.

Partita dopo partita il rendimento sale sempre di più.

Il giocatore impacciato, lento e spaesato si trasforma in un centrocampista dinamico e di corsa.

L’apice lo si raggiunge a Gennaio quando, con l’arrivo di Piatek e Paquetà, il Milan inanella una serie di vittorie che lo proiettano ai vertici della classifica in piena zona Champions. Il merito è anche di Bakayoko. Il francese garantisce una solidità difensiva mai vista prima. Il Milan subisce meno e segna di più. Baka non solo aiuta la difesa ma fa anche ripartire la squadra.

Non solo: in campo lotta e non molla mai al punto che inizia a vedere anche la porta e in alcune circostanze è l’ultimo ad abbandonare la barca.

Nel Derby ad esempio sembra essere l’unico a tirare avanti la carretta fino alla fine.  Tiémoué ha trovato la sua identità e sembrano non esserci più dubbi sul suo riscatto. Un’operazione che deve essere fatta ad ogni costo.

Questo lo dimostra anche il contorno: i tifosi iniziano a sostenerlo a gran voce al punto che la Curva Sud gli dedica persino un  coro:

“Bakayoko, Bakayoko lotta per la curva e per il Diavolo”

Il coro sulle note de l’Amour Toujours  riecheggia in tutta San Siro e suona la carica come un vento di guerra.

Capitolo 3: Rottura

Qualcosa però poi sembra rompersi ad un certo punto. Il Magic Moment della squadra rossonera finisce e la squadra di Gattuso inizia ad arrancare. Nella settimana precedente allo scontro diretto di Campionato con la Lazio il difensore Acerbi dichiara che i biancocelesti sono nettamente superiori e meritano un posto in Champions. Da lì la risposta di Baka che lo aspetta a San Siro per vedere chi sarà davvero il più forte. Un semplice scambio di Tweet sui social e la situazione sembra fermarsi lì.

Si gioca la partita: un match maschio, tosto ed equilibrato dove a spuntarla è il Milan che incassa 3 punti pesantissimi.

A fine partita però dopo essersi scambiati le maglie Bakayoko corre sotto la Sud mostrando la maglia di Acerbi come fosse un trofeo di guerra. Un gesto che non mi sento di condannare e frainteso da molti. Non c’era malizia dietro quell’azione e tutti i tifosi rossoneri presenti allo stadio si sono fatti due risate dietro a quel gesto.

Il punto è che Baka indossa la divisa del Milan: una maglia che vanta ideali senza precedenti.

Dunque sorge spontaneo chiedersi: un Maldini, un Baresi o lo stesso Gattuso avrebbero mai fatto un gesto simile? Credo proprio di no poiché non rientra nel DNA Milan.

Da qui in poi gli screzi aumentano. Dopo la sconfitta pesante rimediata a Torino contro i granata, Baka arriva con ben un’ora di ritardo. Comportamento inammissibile. E non solo: nell’ultima partita disputata col Bologna scoppia in mondovisione la lite con Gattuso.

Capitolo 4: Addio?

Quel giocatore che tanto aveva impressionato nuovamente ritorna nell’ombra. Ma stavolta non sono le prestazioni in campo a far parlare, bensì il comportamento tenuto. Una serie di episodi che non hanno fatto altro che far traboccare la goccia dal vaso.

In un punto critico della stagione Baka non si è mostrato all’altezza: professionalità zero.

Ritardi, screzi con l’allenatore…. tutti episodi che in un club come il Milan DEVONO essere ritenuti imperdonabili.

Bakayoko non merita il riscatto e deve marcire in panchina per le ultime di campionato.

Comunque vada il suo contributo non è più richiesto.

La stagione volge al termine e la palla scotta sempre di più, ecco perché in campo deve andarci chi ci tiene veramente alla causa ed è disposto a sputare sangue fino al novantesimo.

Il Karma però a volte sembra colpire in pieno. Biglia si fa nuovamente male. Cosa farà Gattuso ora? Rilancerà Bakayoko nonostante tutto?

Personalmente penso che errare è umano ma perseverare è diabolico.

Baka ha ormai troppi screzi interni allo spogliatoio e non verrà riscattato molto probabilmente. Che stimoli ha a giocare attualmente?

Piuttosto preferisco vedere un José Mauri che nonostante sia un giocatore sotto la mediocrità non ha mai creato comunque problemi del genere.

Rino pensaci bene: il Milan si gioca una stagione intera, bisogna vincerle tutte, e per farlo servono degli Uomini in campo e non dei Bambini stra-pagati.

Forza Milan!

 

 

 

 

ACMilan