Finalmente il Valencia torna alla vittoria: 2-0 al Girona
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ToggleIl Valencia torna alla vittoria. Il nostro inviato Filippo Sassetti vi racconta il match direttamente da Valencia dove vive con la sua famiglia. Vi racconterà le sfide della squadra anche con foto esclusive dal Mestalla.
La prima vittoria del Valencia
Finalmente contro il Girona sono arrivati i primi tre punti della stagione. Era dal 9 Marzo che il Mestalla stava aspettando questa vittoria e ieri come sempre i 40mila presenti, sotto la pioggia, hanno cantato e appoggiato i propri beniamini. Lo stesso ha fatto Baraja, furioso su quella fascia, non ha mai smesso di dare consigli e invitare i suoi giocatori. Una vittoria di squadra, di rabbia, arrivata grazie a due tiri da fuori area di Luis Rioja e Dani Gómez entrambi deviati da Juanpe. Quest’ultimo, che con l’infortunio di Hugo Duro e i “problemi extra calcistici” (per usare un eufemismo) di Rafa Mir, nelle ultime giornate è diventato titolare. Ieri non si è mai risparmiato rincorrendo gli avversari e al momento del gol ha preso lo scudo del Valencia per dargli un bacio, fino a quando si è ricordato che è in prestito dal Levante ed è meglio evitare.
La porta inviolata del Valencia
Per la prima volta nella stagione la squadra è riuscita a mantenere la porta a zero. Grazie al solito Mamardashvili, ma questa non è una novità, e alle ottime prestazioni delle coppie Pepelu- Barranechea (all’esordio da titolare) a fare da scudo davanti alla difesa, a Cesar Tárrega e a Cristian Mosquera. Tárrega, andato in prestito al Real Valladolid nella stagione scorsa, è cresciuto tantissimo e fin dalla prima di campionato ha dimostrato un ottimo affiatamento con Mosquera. Ieri è stato un muro per gli attaccanti del Girona, e il suo valencianismo e le sue grida dopo ogni entrata in scivolata (come se avesse segnato un gol) lo stanno rendendo sempre più un beniamino del Mestalla.
Cresce il centrocampo del Valencia con Javi Guerra come leader
Grande prestazione anche di Javi Guerra. Nel 4-2-3-1 disegnato da Baraja, il ragazzo di Gilet è stato spostato qualche metro più avanti. Non più tra i due mediani, ma dietro all’unica punta. Un ruolo che lo libera dal tornare indietro, ma non dal difendere perché durante tutto il tempo che Romeu è stato in campo è stato la sua ombra. Contro il Girona si è visto un Javi Guerra lucido e guerriero. In mezzo alle maglie avversarie è riuscito a trasformare l’acqua in vino, con ottimi stop e tunnel (per le risa goliardiche dei 40 Mila). Una vittoria alla sesta giornata che porta finalmente il numero 1 sulla casella vittorie.
articolo a cura di Filippo Sassetti