McLaren e Norris chiamati al salto di qualità

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Norris all’inseguimento di Verstappen con la McLaren

Da Miami in poi, il salto prestazionale della MCL38 è stato evidente candidando il suo alfiere al ruolo di primo inseguitore di Max Verstappen.

McLaren: la macchina più veloce in pista

Lo slancio che ha avuto la McLaren da Miami in poi ha fatto sì che la scuderia diretta da Zak Brown sia la prima vera rivale della Red Bull e, in particolare, di Verstappen.
Già dal Gp di Cina, quando ancora la MCL38 era sprovvista di aggiornamenti, si era intravisto un gran potenziale della vettura, con Norris che era riuscito a infilarsi tra le due RB20, dietro solo a Verstappen.
Col corposo aggiornamento di Miami, la vettura color papaya ha ingranato la marcia dimostrando una buona velocità anche nelle curve lente: a riprova di ciò, nella gara in Florida, Norris girava con tempi eccellenti anche con gomme vecchie e, dopo la safety car, si è aggiudicato la vittoria. Nelle gare successive, le prestazioni sono state eccellenti e solo la bravura di Max Verstappen, unito a qualche errore strategico, hanno impedito di raccogliere un risultato migliore rispetto a quanto ottenuto, vedi Imola, Montreal e Barcellona: in particolare, in queste ultime due occasioni, il team di Woking ha perso la gara per delle scelte discutibili al muretto, nonostante disponesse del miglior pacchetto.

L’antagonista di Max è Lando Norris

Considerato un pilota dal grande potenziale, negli anni Lando Norris è cresciuto tanto, dimostrando regolarità e capitalizzando ogni opportunità che gli si sono presentate. Fino al Gp di Miami, Lando deteneva il poco invidiabile record di maggior numero di podi senza aver vinto nemmeno una gara. Rotto il digiuno di vittorie in Florida, già ad Imola Norris poteva bissare il successo arrivando a 8 decimi da Verstappen. Dopo un quarto posto a Monaco, è arrivato per due volte consecutive dietro il campione del mondo avendo, in entrambe le occasioni, da recriminare per la strategia attuata al box.
In Spagna, il pilota inglese partiva dalla pole, ma ha perso la gara per via di una partenza poco felice e per una chiamata al box tardiva aprendo la strada per il successo dell’olandese.
In questo contesto, è evidente la delusione per un’occasione sciupata, con lo stesso pilota inglese che non ha nascosto la delusione, segnale di una crescita importante della McLaren, oramai prima forza in campo che se la gioca con la Red Bull, tenuta in piedi solo da Verstappen e una consapevolezza di avere tra le mani una monoposto in grado di poter attaccare. Il classe 1999 ormai è la prima alternativa a Max Verstappen, tuttavia deve limare ancora alcune piccole incertezze che influiscono sul suo risultato finale se vuole vincere altre gare e tenere aperto il più possibile la corsa al titolo.