Nel giorno del 1000° GP della Ferrari è sempre Lewis Hamilton a dominare e porta a casa la 90esima vittoria in carriera.
Il GP di Toscana, nella fantastica cornice del Mugello, ha regalato un fine settimana pieno di emozioni. Iniziate con lo stupore nel vedere la “Casanova – Savelli” fatta in pieno di venerdì, proseguendo con Mick Schumacher che, da leader del mondiale F2, guida la f2004 del padre prima della partenza del GP dei “grandi”.
Ciò che purtroppo ci troviamo a raccontare settimana dopo settimana è la stagione da incubo in cui è incappata Ferrari. Leclerc ci prova ma non basta e Vettel ha dimostrato, ancora una volta, di non essere mai entrato in sintonia con questa vettura.
GP TOSCANA: pagelle e voti.
Lewis Hamilton, voto 8: siamo sempre qua a dire le stesse cose, perché tutti i fine settimana è la stessa storia. Lewis vince, ma dietro di lui nessuno è in grado di fermarne l’egemonia. Bravo a conquistare la pole sabato e fortunato con la bandiera rossa che cancella la prima brutta partenza. Poi cosa aggiungere? A -1 dalla storia, non serve aggiungere altro!
Valterri “non ci provo mai” Bottas, voto 4,5: siamo qua a dire le stesse cose, perché tutti i fine settimana è la stessa storia. Ho voluto utilizzare la stessa frase che ho usato con Hamilton, perché rappresenta la stagione 2020 del duo Mercedes. Bottas sembra esserci sempre, ma in realtà non c’è mai. Anche in un weekend dove è sempre sembrato più a posto.
Alex Albon, voto 7,5: finalmente una Red Bull non guidata da Verstappen che finisce a podio. Se Helmut Marko necessitava di un risultato positivo del Thailandese questo podio sarà di suo sicuro gradimento.
Bravo nel sorpassare diverse vetture all’esterno alla San Donato e nel capitalizzare una gara ad eliminazione.
Daniel Ricciardo, voto 8: lui e il team francese stavano accarezzando il sogno di tornare a calpestare il parco chiuso e il podio di una gara di F1. Peccato che il ritiro di Stroll e la conseguente bandiera rossa hanno un po’ rovinato i piani a Daniel.
Kimi Raikkonen, voto 10: motivazioni? Semplice. A 20 anni dall’esordio su una vettura di F1 porta a casa un ottavo posto (sulla carta) tenendo dietro le due Ferrari. Cos’ha di speciale considerando l’anno no della Ferrari? Che Kimi lo ha fatto con un fondo distrutto dall’incidente del primo giro sostenuto da nastro di dubbia provenienza.
Ferrari, voto 11: no non sono matto. Il voto è dato dal 6 di Leclerc e il 5 di Vettel. Non me la sono proprio sentita di fare dell’ironia del tipo -1000 o altro, semplicemente perché la storia non inganna e chi ha scritto pagine di questo sport si merita, almeno per una volta, di non essere ridicolizzato ancora di più.
Vorrei concludere con un piccolo excursus su quello che è stato l’incidente al giro 9, ovvero al termine della prima Safety Car. Piloti come Latifi che, in evidente stato confusionale, premono l’acceleratore al 100% quando davanti a loro ci sono piloti che ancora cercano di scaldare le gomme sono da radiazione dal mondo dei piloti.
SANTO HALO PER SAINZ.