MotoGP Andalusia: Pagelle
Si replica sul tracciato di Jerez per il GP di Andalusia che consacra Quartararo come rivale assoluto dell’assente detentore del titolo Marc Marquez. Alle sue spalle sul podio un coriaceo Vinales e il ritrovato Valentino Rossi a chiudere il trittico Yamaha. Infinito il rammarico per l’assenza di Bagnaia e Morbidelli, entrambi costretti allo stop per un guasto alle rispettive moto.
Quartararo e la gioia: voto 8
Il francese ha fatto la gara perfetta. Per chi ama vedere il pilota che parte in volata solitaria verso la vittoria senza commettere errori e con uno stile di guida pulito, Fabio ha dato spettacolo. Il secondo successo consecutivo, in un mondiale “ristretto” e con il rivale più accreditato a quota zero, non può che fungere da ulteriore stimolo per il giovane ventunenne del team Petronas. Bravo!
Marquez e i dolori: voto 7
Si è vero il cabroncito non ha corso, ma già l’averci provato a ridosso di un intervento lo elegge a guerriero. Mi fermo a poco più della sufficienza perché lo spagnolo è stato sicuramente mosso da ambizione, passione e determinazione, ma ammettiamolo anche da esigenze di classifica impellenti.
Valentino è tornato: voto 25
25 può sembrare esagerato, ma di fatto è un terzo posto al sapore di vittoria. Magari il dottore non sarà riuscito a portare a casa il massimo risultato in termini di punti, di certo ha però fatto passi avanti nel guarire la propria Yamaha. Più che Dottore questa volta si è trattato di un primario che sicuro di avere la cura, ha insistito per quattro lunghi giorni con la propria equipe di medici, ah no pardon, meccanici per settare i giusti parametri per la gara.
25 anche perché è il numero di anni di carriera in competizioni ufficiali che ha accumulato Valentino. Oggi a 41 è lì con la stessa grinta di sempre e in barba alle difficoltà, non è mai sembrato intenzionato a mollare.
Yamaha, segni incoraggianti: voto 7
Non mi dilungherò oltremodo sulla questione per evitare che possa apparire come una polemica, ma spenderei due parole sul possibile aumento della mole di lavoro per gli ingegneri impegnati nel box di Valentino. Mi limito semplicemente a considerare l’appello di Rossi che chiede di essere ascoltato di più dallo staff Yamaha. Ora posto che non credo serva dimostrare ulteriormente da che pulpito arrivino le indicazioni, vorrei suggerire alla scuderia nipponica di proseguire su questa via al fine di ottimizzare i risultati in chiave di classifica costruttori, di aumentare l’asticella della competizione tra team ufficiale e non ed infine di risplendere di luce propria per il successo di tutti i propri piloti (nessuno escluso, ma qualcuno in particolare).
Chioserei il tutto con un cenno storico che vide una scuderia arrogarsi tutti i meriti dei propri risultati, salvo poi essere sconfitta al cambio di sella del proprio ex “cavaliere”… volete aiutarmi voi a ricordare il nome dei protagonisti?!?
Vinales caparbio e ben allenato: voto 8
Da tifossissima di Rossi (non ne ho mai fatto segreto) ammetto di aver apprezzato la determinazione con cui Maverick ha cercato fino all’ultimo di portare a casa il miglior risultato senza accontentarsi. Le condizioni climatiche già proibitive implementate dal calore dello scarico della moto del compagno di squadra non lo hanno fatto desistere, evidenziandone le ottime condizioni fisiche. Probabilmente questa mossa racchiude tutta l’intenzione di mettere le cose in chiaro figurando come sassolino nella stivale del lanciatissimo Quartararo e da avvertimento per lo spettatore da casa Marc Marquez.
Bagnaia e Morbidelli voto di coppia: 14
Salta fuori un bel sette a testa perché hanno dimostrato di esserci e di poter tenere il passo, la rottura del motore per Franco e la fumata nera dallo scarico di Francesco hanno annullato solo il valore dei punti assegnati dalla classifica, ma non quanto di buono espresso dai due piloti fino a quel momento. E se per la casa di Iwata è il secondo motore a dare problemi, in casa Pramac si continua a vedere il bicchiere mezzo pieno con Pecco che si dichiara ottimista per Brno. Occhi puntati, quindi, anche su di loro nelle prossime gare!
Dovizioso neutrale: voto 6
Il classico sei politico per un pilota che ha disputato una gara tutto sommato tranquilla. Senza inseguitori arrembanti e con poche frecce nel proprio arco per andare a prendere la Suzuki di Mir. Prima si risolverà la questione contrattuale in casa Ducati meglio sarà per tutti. Per ora si guarda ancora alla prossima tappa con ottimismo, se pur consapevoli che il tempo per questa stagione risulti assai limitato.