La storia del calcio femminile: dalle signore del Kerr al 2020
Indice dei contenuti
Toggle- La storia del calcio femminile: dalle signore del Kerr al 2020
- Gli inizi in Gran Bretagna
- Gli inizi del calcio femminile in Italia
- La nascita della FICF
- 1972 nel campionato FFIUGC l’epoca padovana
- 1975: nasce la FIGCF, l’epoca di Susanne Augustesen
- Lazio, Trani e Lecce sugli scudi negli anni ’80
- Reggiana e Lazio: la Morace su tutte
- Gli anni ’90: prosegue il predominio di Carolina Morace
- L’era del Verona: gli Scudetti di Patrizia Panico
- I quattro Scudetti consecutivi della Torres
- L’epoca del Brescia
- La supremazia juventina
- Il dominio della Juventus in Italia
Gli inizi in Gran Bretagna
Iniziamo la nostra storia dall’Inghilterra, dai primi anni del XX Secolo, quando si formavano le prime squadre femminili di pari passo con la nascita del calcio moderno. La storia di quegli anni è indissolubilmente legata alle “Signore del Kerr”, la Kerr’s Ladies Football Club.
Si trattava della squadra della Dick Kerr, fabbrica di munizioni di Preston (Lancashire) le cui ragazze iniziarono a giocare a calcio nelle pause del lavoro nel cortile della fabbrica.
La Kerr’s Ladies fc, nata nel 1894, divenne famosa e iniziarono a formarsi tante squadre in Inghilterra e Scozia, oltre 150 fino a che la Football Association Inglese il 5 dicembre 1921 decise che il calcio era inadatto alle donne e lo vietò alle persone di sesso femminile. Questo divieto provocò uno stop al calcio femminile che durò fino agli anni ’60. Nel 1966 infatti venne creata in Inghilterra la Women’s Football Association che operò fino al 1993 prima di tornare all’interno della FA inglese.
Gli inizi del calcio femminile in Italia
Mentre nei Paesi del Nord Europa e in Nord America iniziava lo sviluppo del calcio femminile, in Italia timidamente si muovevano i primi passi a Milano, a Trieste e a Napoli, sedi delle prime squadre di calcio femminile in Italia. A Milano già nel 1933 erano stati mossi i primi passi con la nascita del Gruppo Femminile Calcistico. Dopo otto mesi però il CONI frena gli entusiasmi dopo un articolo de Il Calcio Illustrato che stava suscitando clamore con la creazione delle prime squadre femminili. A Trieste nel 1946 vennero fondate due squadre di calcio femminile: la Triestina e il San Giusto. A Napoli nel 1950 venne creata l’Associazione Italiana Calcio Femminile che durò fino al 1959, anno in cui l’associazione venne sciolta.
La nascita della FICF
L’Arena Civica di Milano è un impianto storico italiano: nel 1965 si gioca Bologna-Inter con le atlete milanesi tra 14 e 17 anni, spettacolo che ha un ottimo riscontro di pubblico. L’allenatrice dei due club e arbitro è Valeria Rocchi. Nascono le società Genova e Giovani Viola.
Nel 1968 nasce la F.I.C.F. (Federazione Italiana Calcio Femminile) e si disputa il primo campionato italiano con 10 squadre. Il primo Scudetto è del Genova Calcio Femminile che a Pisa batte la Roma, che poi si rifà nel 1969 regalando il campionato alla squadra giallorossa. Nel campionato UISP a trionfare è Bologna sia nel 1968 che nel 1969. LA FICF venne chiamata anche Federazione di Viareggio perchè a capo della Federazione c’era il viareggino Mazzoni.
La FIFGC: l’Avvocato Trabucco e la spinta al calcio femminile
Il 31 gennaio 1970 però dieci società lasciano la F.I.C.F. e creano la F.I.F.G.C (Federazione Italiana Femminile Giuoco Calcio) con presidente l’Avvocato Giovanni Trabucco che contatta anche la FIGC per un riconoscimento che però ebbe esito sfavorevole. Nel 1970 quindi ci sono due campionati: FICF, vinto dalla Real Torino e FIFGC, vinto dalla Gommagomma Meda, campionato di 14 squadre con anche una serie B divisa in 4 gironi di 24 squadre con norme su tesseramenti e visite mediche. Nel 1971 a trionfare nel campionato FICF è la Real Juventus mentre il campionato FFIGC venne vinto dal Brevetti Gabbiani Piacenza.
1972 nel campionato FFIUGC l’epoca padovana
Nel 1972 FICF e FFIGC si riunirono nella FFIUGC (Federazione Femminile Italiana Unita Giuoco Calcio) con Presidente Giovanni Trabucco che rimarrà in carica fino al 1986 quando il campionato divenne FIGC. A vincere il titolo è la Gamma 3 Padova che arrivò prima della Brevetti Gabbiani Piacenza nel girone finale. Terza la Juventus. L’anno seguente è la Gamma 3 Padova a vincere nuovamente il girone finale superando in classifica l’ACF Falchi Torino. L’ultimo campionato FICF viene vinto invece dal Milan. Nel 1974 a trionfare è il Falchi Astro Montecatini che con 34 punti in 20 partite supera la Gamma 3 Padova nel primo campionato con 11 squadre (erano 12 ma il Messina fu esclusa per inadempienze finanziarie alla quinta giornata di ritorno).
1975: nasce la FIGCF, l’epoca di Susanne Augustesen
Nel 1975 si crea la Federazione Italiana Giuoco Calcio Femminile (F.I.G.C.F.) sulla falsariga della FIGC con i campionati nazionali di A e B e gli interregionali di C e D, le attività giovanili provinciali. Il primo titolo viene vinto dal Milan, seguito dal Valdobbiadene che vinse il campionato grazie ai goal della bomber Susanne Augustesen, oltre 600 reti in serie A di calcio femminile. La bomber danese segna 28 goal nel 1976 e 42 nel 1977 e continuerà ininterrottamente a segnare fino al 1995, anno in cui dà l’addio al calcio.
Lazio, Trani e Lecce sugli scudi negli anni ’80
Nel 1978 a trionfare è la Jolly Componibili Cutispoti Catania con i goal di Rose Reilly, a segno 32 volte. La Lazio 1975 Lubiam è la grande protagonista dei due anni successivi con il doppio titolo di Campione d’Italia. Nel 1980 serve lo spareggio contro il Gorgonzola della bomber Elisabetta Vignotto che le romane vincono per 2-0 a Viareggio aggiudicandosi il secondo titolo di fila.
Tra 1981 e 1983 lo Scudetto va per tre anni di fila all’Alaska Gelati Lecce grazie all’acquisto di Rose Reilly che nel 1981 realizza 31 goal, mentre Susanne Augustensen (allora in forza al Cagliari) vince la classifica marcatori 1982 segnandone 32. Nel 1983 la stessa Augustensen si regala un nuovo titolo nelle fila del Lecce con 31 goal all’attivo e la rete anche nella finale di Brindisi contro il Trani vinta dalle leccesi per 2-0.
Tra 1984 e 1986 lo scettro passa nelle mani del Trani, che si è fuso con il Lecce durante l’estate. Augustensen è sempre la bomber stavolta con la maglia del Lazio con 25 reti. Nell’85 il nuovo pichichi è stavolta Carolina Morace, che farà parlare di sè per tanti anni. Quello del 1986 è l’ultimo campionato FIGCF. Si passa alla FIGC compiendo un ulteriore salto di qualità per il calcio femminile.
Reggiana e Lazio: la Morace su tutte
Nel 1986 il calcio femminile entra quindi nella Lega Nazionale Dilettanti della FIGC: la Lazio beffa il Trani vincendo il campionato per un punto nonostante i 34 goal della Augustensen, la donna dei record. Carolina Morace nel frattempo è passata alla Lazio e a 23 anni nell’87 vince il quinto titolo italiano contribuendo con ben 40 reti in una stagione. Nell’88-89 a trionfare è il Giugliano Campania sulla Reggiana, capocannoniere ancora la Morace con 26 reti con la maglia della Lazio. Nell’89 inizia l’era reggiana con la bomber Morace che aveva firmato con la maglia granata e realizza ben 38 reti. Nel 90, l’anno dei Mondiali maschili in Italia ecco la conferma reggiana ancora più netta con ben 12 punti di vantaggio sulla Lazio. Chi avrà segnato più goal? Ancora una volta Carolina Morace con 29 reti.
Il 1991 è un anno fondamentale per il calcio femminile che inaugura il primo Mondiale giocato in Cina con gli Stati Uniti che batterono 2-1 la Norvegia in finale.
Nel 1991 cambia la formula del campionato italiano con i play-off per le prime cinque classificate. A vincere il campionato era stata la Reggiana che andò direttamente in finale. Le semifinali sono tra Milan 82 e Women Sassari e tra Lazio e Firenze. Ad avere meglio sono rossonere e celesti che si scontrano in semifinale. Il risultato è di 1-0 per il Milan. In finale, a Savignano sul Rubicone, il 20 giugno 1992, il Milan vince ai calci di rigore dopo che la partita era terminata sull’1-1. Merito, ancora una volta, di Carolina Morace, che vince il settimo titolo con la maglia rossonera. Ma l’anno successivo la Reggiana si rifà e nonostante le 33 reti della Morace, vince il campionato con 3 punti di vantaggio sul Milan.
Gli anni ’90: prosegue il predominio di Carolina Morace
Tra il 1993 e il 2013 la Sassari Torres vince sette campionati italiani. Nel 1993 la Reggiana non si può iscrivere alla massima serie per problemi finanziari. Ne approfitta subito la Sassari Torres con la bomber Morace appena acquistata che segna 33 goal, Angeles Parejo, bomber spagnola in forza alle rossoblu ne segna 30. L’anno successivo il titolo va all’Agliana che ha appena acquistato la bomber Morace che segna 31 goal, Patrizia Sberti ne segna 30, la Parejo 23. Nel ’95 Carolina Morace va al Verona. Chi vincerà lo Scudetto? Ovviamente le gialloblu con 39 goal della bomber della Nazionale e 10 punti di vantaggio sull’Agliana.
Nel frattempo al Mondiale in Svezia, la Norvegia batte 2-0 la Germania e vince la prima Coppa del Mondo.
Nel ’96 e nel ’97 ecco i titoli del Modena che acquista…Carolina Morace che segna 47 goal nel ’96 e 41 l’anno successivo e regala la vittoria alle emiliane. Il 1997 viene creata la Divisione Calcio Femminile della Lega Nazionale Dilettanti che elegge Presidentessa Natalia Cerasio Levati, avvocato di Monza, che terrà la carica fino al 2009. Nel 1998 a trionfare è il Milan con un punto in più della Torres. Capocannoniere Patrizia Panico con 51 reti.
Nel 1999 seconda vittoria degli USA in coppa del Mondo che battono la Cina ai calci di rigore nel mondiale giocato in casa nei bellissimi campi della National Women’s Soccer League.
L’era del Verona: gli Scudetti di Patrizia Panico
Tra il 1999 e il 2013, 12 campionati su 14 sono stati vinti dalle rossoblu e dalle squadre di Verona. Nel 1999 subito bella vittoria della Sassari Torres, la squadra più titolata in Italia nel calcio femminile. Patrizia Panico segna ancora 41 reti con la maglia della Lazio ma non può nulla contro il predominio sassarese. L’anno successivo le rossoblu si ripetono con un grosso vantaggio sulla seconda in classifica, la Panico segna ancora 41 reti ma la Lazio finisce terza. La quarta volta che la Panico vince la classifica marcatori coincide però con il primo scudetto della Lazio grazie alle 47 reti della ragazza romana. Quest’anno la Nazionale under 19 vince l’Europeo in Francia sotto la guida del ct Corradini.
La Foroni Verona nel 2002 si aggiudica il primo titolo con le 54 reti di Chiara Gazzoli e replica il titolo nel 2003 con altre 34 reti della Gazzoli. La Germania, nel frattempo, ottiene la prima vittoria ai Mondiali battendo in finale per 2-1 la Svezia.
Nel 2004 il Bardolino Verona diventa Campione d’Italia con 32 reti di Valentina Boni, arrivata al primo posto in classifica marcatori con Patrizia Panico, andata a rinforzare il Torino. L’anno successivo il titolo va al Fiammamonza nonostante la Panico segni ancora 24 reti con la maglia del Torino. Nel 2006 Patrizia Panico va al Bardolino Verona e subito vince Scudetto e classifica cannonieri (per la settima volta). Titoli replicati nel 2008 con altre 27 reti all’attivo e nel 2009 con altre 23 reti dopo un testa a testa con la Torres.
Nel frattempo in Cina la Germania vince la seconda coppa del Mondo battendo in finale il Brasile di Marta per 2-0. Diventa Presidente della Divisione Calcio Femminile il giornalista Giancarlo Padovan.
I quattro Scudetti consecutivi della Torres
L’anno successivo Patrizia Panico va alla Torres e segna ben 17 reti agli ordini di Salvatore Arca. Le torresine battono la concorrenza del Bardolino e vince il quarto scudetto nel 2009. Lo Scudetto è replicato nel 2010 dominando la concorrenza di Tavagnacco e Brescia. Le bomber quest’anno sono Daniela Sabatino e Patrizia Panico con 25 reti. Nel 2011 sesto titolo per la Torres con la Panico che segna ben 28 reti ed è ancora una volta capocannoniere del campionato.
Nel 2011 ecco la prima vittoria del Giappone in Coppa del Mondo battendo ai calci di rigore gli Stati Uniti in territorio tedesco. Grande gioia per le nipponiche.
Nel 2012 ancora doblete per la Panico: titolo per la Torres, il settimo (record ancora imbattuto) e con 35 reti è capocannoniere per la tredicesima volta superando Carolina Morace. Tutta Sassari è innamorata del calcio femminile e dei trionfi delle ragazze di Salvatore Arca.
L’epoca del Brescia
Nel 2013 sono le leonesse del Brescia a trionfare sulla Torres grazie alle 35 reti di Daniela Sabatino. Patrizia Panico ne fa 43 ma si ferma a 5 punti dal Brescia dei record che vince 29 partite su 30 perdendo solo con il Tavagnacco terzo in classifica. Nel Mozzanica inizia a farsi vedere Valentina Giacinti che segna 19 reti a 19 anni. Nel 2014 finalmente una gara del sabato viene trasmessa sul digitale terrestre. A trionfare è l’AGSM Verona dove è andata Patrizia Panico che vince ancora una volta la classifica cannonieri con 34 reti. Il Brescia si ferma solo un punto dietro, guidata dalle 27 di Cristiana Girelli. Nelle leonesse gioca praticamente tutta la Nazionale italiana odierna. La Giacinti si conferma al terzo posto con 21 reti.
Nel 2015 la Giacinti si trasferisce a Brescia e contribuisce al secondo scudetto delle Leonesse con 32 reti. Patrizia Panico ne segna 20 con la maglia della Fiorentina Women’s nuova realtà del calcio femminile, mentre Cristiana Girelli con la maglia del Verona ne fa altrettante ma finisce al secondo posto. In Canada gli USA vincono la Coppa del Mondo battendo in finale 5-2 il Giappone.
La supremazia juventina
Nel 2016 ecco il primo titolo delle viola della Fiorentina Women’s guidata dalle 21 reti di Tatiana Bonetti. Il Brescia arriva secondo a 8 punti dalle viola nonostante la guida saggia dell’attuale ct della Nazionale Milena Bartolini. Nel 2017 la Juventus preleva dal Brescia Gama, Cernoia, Rosucci e Bonansea, mentre le leonesse cambiano guida tecnica e acquistano Di Criscio, Giugliano, Bergamaschi e Giacinti. Dopo avere terminato il campionato a pari punti, Brescia e Juventus si affrontano allo Stadio Piola.
Ad avere la meglio sono le juventine ai calci di rigore che sollevano il primo Scudetto.
Nel 2018 il Brescia cede il titolo al Milan ed il campionato è un testa a testa tra Juventus, Fiorentina e Milan con le bianconere che vincono il secondo titolo grazie alle reti di Eniola Aluko (14), mentre il capocannoniere è la rossonera Valentina Giacinti con 21 goal.
Il dominio della Juventus in Italia
La Juventus prosegue nel suo dominio anche negli anni successivi vincendo nelle stagioni tormentate della pandemia 2019-20 e 2020-21. Le bianconere sono in testa anche nel campionato 2021-22 e si avviano verso il quinto titolo eguagliando Lazio e Verona al secondo posto totale. Il primo è della Sassari Torres con 7 titoli nel 1993-1994, 1999-2000, 2000-2001 e poi quattro campionati di seguito nel 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012 e 2012-2013.
In estate siè tenuto il grande Mondiale in Francia che ha visto le azzurre arrivare ai quarti di finale sconfitte dalle forti olandesi. Il quarto titolo Mondiale è degli USA che battono l’Olanda per 2-0 regalandosi una grande gioia con Rapinoe miglior giocatrice del torneo e simbolo della battaglia per l’equal pay.
Vi abbiamo quindi raccontato in breve la storia del calcio femminile italiano. Vi abbiamo raccontato i successi e gli esempi. Abbiamo tralasciato sconfitte, debiti, retrocessioni, acquisizioni perchè il futuro del calcio femminile deve essere costellato di bellezza, non delle debolezze che ne hanno impedito la crescita.
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