Calcetto: sì dal 10 luglio in Lombardia
Indice dei contenuti
Toggle- Calcetto: sì dal 10 luglio in Lombardia
- Fase-3: partite di calcetto e beach volley il 25 giugno
- Fase-2: cosa è consentito fare agli sportivi?
- Aperture palestre: apertura il 25 maggio, ma non in Lombardia
- Palestre: le regole da rispettare nella Fase 2
- Rimborso palestre: c’è la possibilità
- Piscine: regole per le riaperture
- Consentite bicicletta e corsa
- Novità bonus bici, casa avanzata e le nuove piste ciclabili
- Come funzionerà il bonus bici?
- Chi avrà diritto al bonus bici? In quali città si può richiedere
- La casa avanzata che cos’è e come saranno le nuove piste ciclabili
- Allenamenti individuali per gli atleti di valore nazionale
- Gli sport individuali: quando riprenderanno ufficialmente?
Finalmente è stata approvata l’ordinanza n. 573 della Regione Lombardia che consente dal 10 luglio di riprendere gli sport di contatto.
Sono consentite anche le saune e i bagni turchi all’interno dei centri benessere previa prenotazione. Deve essere garantita aerazione, pulizia e disinfezione ad ogni utilizzo.
Il momentaneo no del CTS che aveva gelato gli sportivi
Il 25 giugno doveva essere il calcetto-day e invece per chi già era pronto e scalpitava, c’è stato l’improvviso colpo di scena. Talmente di scena che anche il Ministro dello Sport Spadafora c’è rimasto abbastanza male e su Facebook così si è espresso:
Sono riprese praticamente tutte le attività – i gruppi di amici si vedono e passano ore insieme, mangiando allo stesso tavolo, ma soprattutto abbiamo visto in ogni parte d’Italia persone giocare ad ogni tipo di sport nei parchi o sulle spiagge. Riprendere le attività dei centri sportivi, con le garanzie assicurate dal documento delle Regioni su sanificazione e mantenimento dei dati per i giorni necessari, aumenterebbe – io credo – la sicurezza per tutti. Non sono d’accordo con questo parere del cts, confermo il mio parere positivo e resto in attesa del parere del ministro Speranza
IL Comitato Tecnico Scientifico ha detto NO al ritorno degli sport da contatto! Forse i dati che evidenziano i contagi in salita (non gravi, ma ci sono) oppure la paura che deriva dal resto del mondo. Ieri per esempio negli USA c’erano 35.000 contagi in un giorno. Per non parlare dei vicini paese europei con nuovi focolai in Germania e in Spagna.
Insomma oggi non è il giorno del calcetto-day e del beach -day, per tornare a giocare con gli amici, bisognerà attendere la risposta del Ministro Speranza.
Fase-3: partite di calcetto e beach volley il 25 giugno
Con il DPCM del 15 di giugno si può dire che ormai la fase più tremenda sia alle spalle. E infatti, il 25 giugno si riparte con le partitelle fra amici. Qualcuno dirà finalmente!
La bozza del DPCM visionata da più testate web conferma che da quella data nelle regioni autonome o che hanno dati di contagio bassi, si potrà tornare agli sport da contatto! Anche a livello amatoriale!
“A decorrere dal 25 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che abbiano preventivamente accertato, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui al periodo precedente per quanto compatibili”.
E da quella data torna la possibilità pure di boxare!
Ancora non ci sono riferimenti alle regole precise che verranno adottate. Alcune Regioni come l’Abruzzo ha pensato di imporre un uso vincolante dei guanti per il beach.
Sale di scommesse: riaperture
Riaprono, sempre per gli appassionati del settore, le sale di scommesse. La condizione è sempre quella che ci sia compatibilità con la situazione epidemiologica e che ci siano protocolli rispettati di distanziamento per ridurre il contagio.
Seguiranno aggiornamenti…
Fase-2: cosa è consentito fare agli sportivi?
Bene da ieri siamo in piena fase-2, post Covid-19. Speriamo innanzitutto che non si torni indietro. Come sapete il nostro sito non è solo per super sportivi di calcio, basket, pallavolo, motori. Qua fra noi ci sono anche assidui sportivi che stanno sacrificando la propria indole dinamica, indomita e frenetica. Sappiamo quanto lo sport sia importante. Ma, anche quando riapriranno le palestre, meglio non andare a rischiare dopo tanto tempo di fermo. Ecco qua una bella guida su cosa fare e non fare!
Ora passiamo al lato pratico, cioè cosa si può fare come sportivi nella fase-2.
Aperture palestre: apertura il 25 maggio, ma non in Lombardia
Finalmente c’è il via libera per l’apertura delle palestre. Data certa: 18 maggio. Anche per piscine si è decisa la riapertura il 18 maggio. Fra le rigorosità da rispettare: ingressi scaglionati, igiene, sanificazione, distanze sociali e uso attrezzi e docce (quest’ultimi per i centri fitness). All’ingresso bisognerà misurarsi la febbre e si entrerà solo se la temperatura è inferiore ai 37.5°.
Come per piscine, che riapriranno a breve e di cui vi abbiamo fornito un dettaglio chiaro di regole e consigli, anche le palestre ripartono lunedì. Ma non in tutta Italia. Perché in Lombardia la riapertura da Ordinanza della Regione sarà il 31 maggio!
Palestre: le regole da rispettare nella Fase 2
Per prima cosa: NO DOCCE! Si arriverà già cambiati. O nel caso si utilizzassero gli spogliatoi, ci saranno ingressi contingentati e ciascuna persona dovrà portare con sè dei sacchetti per i rifiuti personali. Niente utilizzo di cose in comune, come gli asciugacapelli.
La distanza dovrà essere di 1 metro per chi non fa attività fisica, 2 metri per chi svolge attività fisica intensa.
- Non si potrà mangiare negli spogliatoi e in sala.
- non si potrà toccare la segnaletica preposta che sarà obbligatoria.
- borracce e altri oggetti dovranno essere sempre disinfettati e anche gli attrezzi non devono essere condivisi.
- ogni sala dovrà avere a disposizione degli allenatori, personal trainer e clienti gel igienizzanti per le mani e dispositivi sanitari.
- sarà vietato lo scambio fra device quali tablet o smartphone fra personal trainer e clienti.
- ciascuna persona che si allenerà dovrà trovarsi sempre entro 7 mq di spazio libero, avere con sè la mascherina.
- in sala solo i personal trainer e gli allenatori avranno mascherina e guanti. Dovranno mantenere rispetto alle persone allenate almeno 2 metri di distanza.
- le calzature per l’attività fisica dovranno essere diverse da quelle usate per arrivare in palestra.
Non si hanno ancora informazioni certe sull’allenamento con plexigas per i tapis roulant.
Saranno consentite le attività di gruppo, ma tramite corsi online.
Infine non è escluso l’uso di APP per il tracciamento degli ingressi o di prenotazioni online per il tracciamento.
Per i centri piccoli, questo significherà palestra su appuntamento.
Rimborso palestre: c’è la possibilità
I centri di fitness e palestre dovrano poi, se richiesto, effettuare il rimborso al cliente per i due mesi persi. Come indicato dal Codacons o tramite un allungamento dell’abbondamento annuale o biennale o tramite la fruizione di corsi online.
Piscine: regole per le riaperture
Sono arrivate anche le indicazioni per la riapertura delle piscine. Potranno riaprire solo le piscine pubbliche, a finalità di gioco acquatico e inserite nelle strutture di ospitalità. Non sarà possibile far nuotare persone vicine. Le piscine dovranno pensare a percorsi per non far avvicinare le persone.
Non ci potranno essere eventi nè persone in tribuna. Si dovrà garantire la distanza di 1 metro, 1,5 metri per persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Non ci sarà possibilità di scambio di armadietti. Lettini, sdraio, sedie, attrezzature galleggianti dovranno essere disinfettate dopo ogni utilizzo.
Qui, gli spogliatoi saranno ammessi, ma saranno di almeno 5 mq le distanze fra uno e l’altro sportivo. Probabile ingressi contingentati all’inizio.
Consentite bicicletta e corsa
Con la fase 2 gli italiani possono finalmente riprendere a correre nei parchi, passeggiare nel proprio Comune, camminare nelle ville e nei parchi cittadini godendosi la natura dei polmoni verdi urbani. Cade il limite dei 200 metri di distanza da casa! per queste attività ci potrà spostare anche fra comuni, ma non province.
L’obiettivo è evitare gli assembramenti e mantenere la distanza di 2 metri l’uno dall’altro per evitare i contagi durante la corsa, un metro durante la camminata.
Inoltre per chi camminerà o farà running, l’accompagnatore previsto solo in presenza di persone non autosufficienti o minori.
Novità bonus bici, casa avanzata e le nuove piste ciclabili
E se la fase 2 ha aperto anche l’età della bicicletta. In che senso?
Nel senso che dal nuovo DLL Rilancio (ecco tutte le novità riguardanti il provvedimento) escono novità a usare le bici (anche con pedalata assistita) e i veicoli elettrici. In particolare per questi ultimi si intendono monopattini, segway, monowheel, hoverboard e i tutti i veicoli elettrici per la mobilità personale (tranne gli scooter). In più si potranno anche pagare, ma non si sa ancora per quale quota, gli abbonamenti di bike sharing.
Allora il Governo, per tramite delle Regioni e delle Province, avvia un bonus per l’acquisto di veicoli indicati sopra. Ci sarà uno scontro del 60% del prezzo. Basta che che rientrino in un costo massimo di 500 euro. Inoltre sarà retroattivo a partire dal 4 maggio fino al 31 dicembre 2020. Sarà consentito un unico uso del bonus e basta.
Come funzionerà il bonus bici?
Il bonus verrà inserito in una piattaforma online, dove acquirente ed esercente inseriranno poi lo scontrino di spesa. O altra possibilità il commerciante fa lo sconto subito e poi chiederà il rimborso con documentazione.
Allora le novità presentate dal Ministro dell’Ambiente chiariscono la questione del portale e del rimborso.
Ci sarà un portale web, dove si potrà o inviare la fattura dell’acquisto o compilare i campi e ricevere il bonus bici tramite identificazione SPID.
Allora, per quelli che hanno acquistato dal 4 maggio presso i rivenditori autorizzati, dovranno inviare la documentazione per ricevere indietro i soldi spesi. Per quelli che ancora non hanno acquistato nulla o lo faranno appena sarà disponibile il portale web, dovranno compilare i campi, inserire il mezzo che acquisteranno ed entro un mese otterranno il vaucher ufficiale.
Chi avrà diritto al bonus bici? In quali città si può richiedere
Il bonus non sarà per tutti. Sarà utilizzabile solo in quei comuni con più di 50.000 abitanti. Quindi saranno compresi 14 capoluoghi di Regione, di Provincia e alcune città metropolitane. O meglio lo potranno richiedere:
- gli abitanti dei Capoluoghi di Regione anche sotto i 50.000 abitanti
- gli abitanti dei Capoluoghi di Provincia anche sotto i 50.000 abitanti
- gli abitanti dei Comuni con più di 50.000 abitanti
- gli abitanti dei Comuni delle seguenti città metropolitane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio C., Roma, Torino e Venezia.
Potranno richiederlo i residenti di quel Comune o i pendolari che vivono dentro la cerchia urbana.
Non possono utilizzarlo i domiciliati con residenza in altri comuni e quelli che vogliono comprare uno scooter eletrico.
La casa avanzata che cos’è e come saranno le nuove piste ciclabili
A questo punto è ovvio che per spostarsi in bici ci vogliano le piste ciclabili. Incentivi nei comuni per la costruzione o l’ampliamento di piste ciclabili. Per esempio a Milano è il caso del progetto “Piste ciclabilità 2020”.
Dunque le piste ciclabili saranno poste fra la careggiata delle auto e i marciapiedi. Ce ne saranno una per senso di marcia. Fondamentalmente saranno strisce delimitanti. Saranno realizzate maggiormente presso viali e controviali, dove il limite potrebbe passare da 50 km/h a 30 oppure restare al massimo dei 50.
La grande novità che sarà presente anche negli incroci sarà la “casa avanzata”. Di cosa si tratta?
È una linea di delimitazione per le biciclette di arresto-stop. Questa striscia sarà messa a 3 metri di distanza dal semoforo o linea di stop delle auto e moto.
Attenzione: e-bike e monipattini elettrici potranno fermarsi in prima linea.
La questione mascherina al parco e uso panchina
La mascherina sarà obbligatoria sia per chi cammina che per chi corre, se la distanza fra le persone non raggiunge rispettivamente il metro o i due metri. I bimbi non possono entrare nell’area giochi. I residui di mascherine e guanti non vanno gettati per terra, ma buttati a casa.
La panchina è consentita a una sola persona del nucleo famigliare o due per panchina per nucleo famigliare.
Allenamenti individuali per gli atleti di valore nazionale
Gli atleti di valore nazionale indicati da Coni, Cip e Federazioni potranno riprendere gli allenamenti individuali nei centri sportivi. Dovranni ovviamente rispettare un protocollo di massima sicurezza che prevede entrata e uscita con guanti e mascherina; allenamenti individuali con 2 o 3 atleti per sessione; poco personale presente; niente uso di docce e palestre. Per i tamponi e i test sierologici, alcune squadre li hanno avviati, altre aspettano l’Ok del protocollo definitivo! Ma intanto Ecco gli ultimi aggiornamenti sulle singole sessioni delle squadre di A.
Palestre aperte il 18 maggio. Altri centri l’8 giugno?
Grazie anche al Ministro Spadafora, è stato approvato il protocollo di massima sicurezza per la riapertura delle palestre e piscine entro il 18 maggio, anticipando i tempi previsti.
Il workout in casa: l’esperimento riuscito della quarantena
Tutti gli sportivi in questo periodo di chiusura delle palestre, dei centri sportivi, dei campi di calcio, basket, pallavolo, si sono dati da fare con il workout. Tra plank, crunch, allenamenti per le gambe da svolgere in casa, cardio, si è scoperto un nuovo linguaggio sconosciuto ai più prima della quarantena. I salotti, le proprie stanze, sono diventate le palestre personali in cui correre, saltare, fare dorsali, spalle, cercando di non urtare i mobili e di non rompere nulla. Fabio Inka e Umberto Mileto sono solo alcuni tra gli sportivi che hanno proposto workout con video su You Tube gratuiti o allenamenti personalizzati.
Alternative al movimento zero: Yoga e meditazione
Durante la quarantena, è esplosa anche la moda dello yoga per migliorare postura, rilassamento ed eliminare tensioni e stress su schiena, gambe e corpo. Sempre su YouTube spopola anche la meditazione, che grazie al respiro, aiuta gli italiani e le italiane a rilassarsi e dimenticare per qualche ora le tensioni quotidiane con la semplicità delle tecniche orientali.
Un’attività che consigliamo ai nostri lettori sono i 5 Tibetani da fare ogni mattina per iniziare bene la giornata. Siete curiosi di scoprire in cosa consistono? Vi guideremo in questa pratica in una delle prossime puntate.
Gli sport individuali: quando riprenderanno ufficialmente?
Bisogna attendere anche per la ripresa dell’attività degli sport individuali come tennis, padel, golf. Si può andare in bicicletta nell’attesa che riprendano le competizioni ufficiali nel mese di agosto 2020. Chi ama la montagna deve attendere ancora per le gite fuori porta dopo il 18 maggio, data in cui agli italiani potrebbe essere garantita una maggiore libertà di circolazione, se la curva del contagio la consente.
Gli sport di gruppo: quando riprenderanno?
Per il calcio professionista, bisognerà attendere il 18 maggio 2020 per la ripresa degli allenamenti di squadra. Il Ministro Spadafora non sembra disposto a concedere sconti alle società. Nel frattempo i campionati di basket e pallavolo in Italia sono stati sospesi e sembra molto difficile che riprendano i campionati di calcio ad eccezione forse della sola serie A maschile in grado di mettere a disposizione degli atleti le precauzioni per riprendere l’attività agonistica.
La fase 2: la speranza di una quarantena alle spalle
Insomma tra gioia, euforia e prudenza è iniziata la famosa fase 2. Tanti atleti e amanti della natura la vedono con grande spensieratezza e gioia. Chi è più preoccupato chiede agli altri di stare in guardia e di non lasciarsi andare all’entusiasmo. Tra chi è andato a correre dal primo giorno di “libertà” e chi da scettico continua a segnalare assembramenti e possibili occasioni di contagio, inizia la fase 2 che, come ogni cosa, divide gli italiani tra pro e contro nell’infinita diatriba da salotto che anima la nostra vita tutti i giorni.