Bidoni Storici, la rubrica che rispolvera dal passato, tutti i bidoni che hanno avuto il privilegio di calcare i campi della nostra Serie A.
Indice dei contenuti
Toggle- Bidoni Storici, la rubrica che rispolvera dal passato, tutti i bidoni che hanno avuto il privilegio di calcare i campi della nostra Serie A.
- Inizio della carriera da professionista
- Esperienza in Belgio e ritorno alla Dinamo
- Jurčić, “colpo” del Toro in mediana
- Samp in B e rapido declino
- Carriera da allenatore ed esordio in Champions
Nella nostra rubrica Bidoni Storici, oggi parliamo di Krunoslav Jurčić, centrocampista croato classe 1969.
Mediano vecchio stampo, fa delle sue caratteristiche “migliori” la forza fisica e la capacità nell’inserirsi su palla da fermo, essendo un buon colpitore di testa.
Cominciò la carriera nelle giovanili della Dinamo Zagabria, con la quale rimarrà fino al 1991, anno in cui viene ceduto all’Inter Zaprešić.
Inizio della carriera da professionista
Passato, appunto all’Inter Zaprešić, Jurčić nella prima stagione da professionista non giocò tantissimo, ma si aggiudico la prima storica edizione della Coppa di Croazia.
Nella seconda stagione, Jurčić trovò maggiore continuità e si conquistò il posto da titolare, arrivando a totalizzare 39 presenze e 9 reti nelle due stagioni disputate con la maglia del Zaprešić.
Nel 1993, infatti, arriva la chiamata dell’Istra Pula: due stagioni non all’altezza delle aspettative, con il club che al termine della stagione 1994-1995 retrocede nella serie cadetta croata.
Esperienza in Belgio e ritorno alla Dinamo
Nell’estate 1995, Jurčić tenta l’esperienza estera, accasandosi ai belgi del Beveren: buona stagione a livello personale con 20 presenze ed esordio in Intertoto, ma a fine stagione arriva un’altra retrocessione nella serie cadetta, con il Beveren che retrocede nella seconda serie belga.
A fine stagione, nell’estate del 1996, fa ritorno alla casa madre: la Dinamo Zagabria.
Con la maglia della Dinamo, Jurčić si impone, divenendo uno dei migliori giocatori della squadra e vincendo tre campionati di fila dal 1996 al 1999. Inoltre, esordisce in Coppa Uefa e Champions League e conquista la maglia della nazionale croata, con la quale disputa i Mondiali di Francia 1998.
In quattro stagioni a Zagabria, Jurčić, totalizza ben 84 presenze e 17 reti, divenendo un pezzo pregiato sul mercato.
Jurčić, “colpo” del Toro in mediana
Nel corso del mercato invernale del 2000, Jurčić dopo essere stato ad passo dalla Reggina, si accasa al Torino, all’epoca allenato da Emiliano Mondonico.
Arrivato sotto la “Mole” per sostituire un altro “fenomeno” come Diawara, esordisce positivamente contro il Bologna nel gennaio 2000, tant’è che il compagno di squadra Gigi Lentini, scomodò il paragone con Patrick Vieira.
Peccato che quella buona prestazione, si rivelò come un abbaglio clamoroso: arrivano due prestazioni imbarazzanti contro Inter prima e Cagliari poi, con il povero Jurčić “umiliato” da due fenomeni uruguagi come Alvaro Recoba e Fabian O’Neill.
Mondonico, capendo che Jurčić non poteva offrire nulla di buono davanti alla difesa, lo spostò prima da centrale di difesa e poi da terzino, con scarsi risultati, per poi sparire via via dal terreno di gioco.
La stagione di Jurčić, si chiude con la retrocessione del Torino in Serie B, la terza in carriera per il croato.
Samp in B e rapido declino
All’inizio della stagione successiva, Jurčić, non trovando spazio prima con Simoni e poi con Camolese, viene ceduto alla Sampdoria nell’estate del 2001, sempre nella serie cadetta.
Il tecnico Gigi Cagni lo schierà come centrale di difesa, dove disputa 3 gare. Cagni viene esonerato in favore di Bellotto, che non utilizzerà mai il croato. Jurčić, così, lascia la Samp nel gennaio del 2002 e torna in patria, allo Slaven Belupo.
Con lo Slaven ottiene due salvezze, prima di ritirarsi nel 2004 a 35 anni.
Carriera da allenatore ed esordio in Champions
Nell’estate del 2005 fa il suo debutto, da allenatore, nella massima serie croata portando l’Istria Pula ad un ottimo settimo posto in campionato, lanciando inoltre un giovane Nikola Kalinic.
Nel 2007, torna allo Slaven Belupo, portandolo ad un clamoroso secondo posto in campionato, prima di tornare alla Dinamo Zagabria da allenatore, con il quale esordisce in Champions League nella stagione 2011-2012 affrontando il Real Madrid di Josè Mourinho, dopo aver vinto nella stagione precedente campionato e Coppa di Croazia.
Attualmente allena i qatarioti del’Al-Nasr.