Stefano Sorrentino: gli occhi della tigre non si spengono mai per uno come lui
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ToggleLa carriera di Stefano Sorrentino si è tinta soprattutto di due colori: gialloblù e rosanero. Il gialloblù lo ha accompagnato per otto anni. Il Chievo lo ha accolto per ben due volte. La prima dal 2008 al 2013 e la seconda dal 2016 al 2019. Il Chievo è stata la sua ultima casa, che avrebbe voluto salutare in un modo differente da come effettivamente è stato. Ma un uomo non si discute e l’attaccamento ai colori è palese nelle sue parole di addio: “Auguro a chi prenderà il mio posto, a chi prenderà il mio armadietto, a chi indosserà dopo di me la maglia del Chievo di sudare, lottare e combattere. Sempre con gli occhi della tigre. Perché questa maglia, questo spogliatoio li porterò sempre nel mio cuore. Grazie a tutti, ancora. #ciaochievo #persempregrazie“.
Nella parentesi centrale, Sorrentino ha amato follemente anche un altro club: il Palermo. A Palermo è diventato un simbolo per la sua grinta e per l’attaccamento dimostrato alla città e alla squadra. Non è un caso che ne sia stato per un periodo capitano. Anche nel momento più buio della sua ex squadra, Stefano ha voluto dimostrare ancora una volta il suo amore per questi colori: “A Palermo ho imparato che il calcio è nulla senza i suoi tifosi. A Palermo ho capito che la categoria è un dettaglio perché si tifa per amore della maglia. E per amore della maglia, anche io, sono vicino a tutti i tifosi rosanero e il Palermo“.
L’amore per queste due maglie lo accompagnerà fino alla fine. Nell’estate del 2019, in seguito al mancato rinnovo con il Chievo, ha ricevuto diverse offerte, rifiutandole però tutte. Questo perché: “Ho messo dei paletti: in Serie B avrei giocato solo con il Chievo, in Serie A accetterei di fare qualsiasi tipo di ruolo ma non il tappabuchi per pochi mesi, anche perché dovrei mobilitare la famiglia. Ho ascoltato anche l’offerta del Palermo, questo per dire quanto sono legato alle squadre in cui ho giocato“.
Grande portiere ma soprattutto grande uomo
Da diversi anni ormai Sorrentino è testimonial, insieme a numerosi altri giocatori, di Insuperabili Onlus. Si tratta di un’associazione che promuove delle scuole calcio per ragazzi con diverse tipologie di disabilità e che mira all’integrazione attraverso lo sport.
Negli ultimi anni è anche sceso più volte in campo per la Partita del Cuore, volta a raccogliere fondi per la ricerca.
Stefano Sorrentino: l’insuperabile
Il Chievo è l’unica squadra, da quando è arrivato in serie A Cristiano Ronaldo, a cui la leggenda non abbia ancora segnato. E il merito è sicuramente di quello che Di Natale considera uno tra i migliori portieri della sua generazione, Stefano Sorrentino. Fino ad ora, Sorrentino è l’unico portiere in serie A ad aver parato un rigore a CR7.
E la cosa che fa sorridere è che il suo ritiro è stato annunciato esattamente un anno dopo dalla partita contro la Juve, quella in cui parò il rigore a Ronaldo. Il calcio, a volte, è proprio buffo.
Dalla porta a… l’attacco
Una settimana fa è arrivata la notizia che Sorrentino ha firmato per il Cervo, squadra di seconda categoria. Ma la cosa sorprendente è che abbandonerà i suoi amati pali per giocare in attacco. Con ironia, su Instagram, ha aggiunto: “con la speranza che il mister – mio padre – mi faccia giocare”.
Nuovo capitolo per lui, ma sempre con gli stessi occhi della tigre.