Juventus-Parma 2-1: niente gialloblù monday
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ToggleIl Parma è sceso in campo con la massima attenzione, il reparto difensivo ha infatti totalmente anestetizzato e neutralizzato l’attacco avversario per 40 minuti. Indubbiamente non un bello spettacolo a livello tecnico e tattico, ma la gara sembrava sotto controllo da parte di entrambe le squadre.
Al 43°esimo, come spesso accade in sfide con questa inerzia, arriva la fortunosa rete di Ronaldo che incappa nello scarpino di Darmian trasformando un tiro in porta, su cui Sepe aveva già impostato la parata, in un pallone imprevedibile e imprendibile. Sepe a mio avviso uno dei migliori in campo. Insieme a lui Hernani che ha saputo trovare il giusto mix per l’uno contro uno affrontando l’avversario senza troppa arroganza, con la giusta dose di prudenza.
Prendere un gol a pochi minuti dall’intervallo non fa mai bene al morale e come se non bastasse, a gettare benzina sul fuoco due minuti più tardi, arriva anche l’infortunio del neo recuperato Inglese.
Il déjà vu della sfida contro il Genoa è inevitabile sentendo dell’imminente ingresso in campo di Cornelius. Allora l’attaccante in prestito dall’Atalanta ne fece tre e credo che la mente di molti tifosi si sia aggrappata a quel ricordo per non perdere l’entusiasmo. Neanche a dirlo al 55°esimo segna proprio il danese, ma la gioia del gol viene spenta in 180 secondi dal ritrovato Ronaldo dei tempi migliori che con un diagonale rasoterra in pieno contropiede ammutolisce i 40 dissidenti presenti allo Stadium.
Il Parma forse quando capisce di non avere nulla da perdere inizia a giocare aprendosi e andando a conquistare un paio di ottime occasioni: senza la pezza di Szczesny ora staremmo ancora festeggiando. La certezza è che aver tenuto una gara aperta fino all’ultimo contro la capolista qualcosa vorrà dire… ora non resta che ripartire da questa consapevolezza. E se ci fosse stato in campo Gervinho e quindi un attacco randomico ed imprevedibile per 90 minuti…
In fondo anche l’andata si è chiusa con il vantaggio di misura e un gol fortunoso (deviato) di Chiellini… Che questa Juve non sia da scudetto già cucito sulla maglia?!?
Juventus-Parma commento parmigiano
La presenza in campo e lo spirito non mancano. I giocatori da recuperare al più presto per non assistere più a gare prevalentemente difensive sono Karamoh e Gervinho. Cornelius per me è già una garanzia. Kurtic per prestazioni e movimento è arrivato come ossigeno. Gli errori da non commettere sappiamo quali sono: stagione scorsa docet.
Fossi nei panni del mister (e credete mi piacerebbe ogni santa domenica) mi concentrerei anche sulla situazione di alcuni giocatori per deciderne le sorti una volta per tutte: fermo restando che vedere in campo Siligardi non mi sembra cosi male.
Kulusevski-Juventus: come ha giocato lo svedese?
Inevitabile arrivare a questa sfida senza puntare l’occhio di bue sullo svedese: la stranezza del calcio, infatti, ci permette di assistere a giocatori in campo che militano con una maglia, ma di fatto hanno già firmato un contratto con l’avversario.
Ora non voglio dare giudizi assoluti né tanto meno in malafede, mi limito semplicemente ad osservare come nelle gare del nuovo anno abbia perso un po’ di smalto.
È un giocatore giovane e questo rende forse più semplice accettare l’incostanza. Di lui vi abbiamo già parlato quando ancora lo si conosceva poco e ora tutti sono a lodarne le qualità. Ho un po’ la lacrimuccia nel sapere che fra sei mesi non sarà più nostro.
Io come tifosa gialloblù mi riservo di tenerlo come osservato speciale fino a Marzo/Aprile per poi farmi un’idea più precisa e poter parlarne con cognizione di causa. Certo è che la prima palla toccata del match è stata una palla persa e in molti avranno sobbalzato immaginando l’epilogo peggiore.
Parma: perché tanti infortuni?
Nei precedenti articoli mi sono limitata a porre un aleatorio interrogativo, ora però credo sia giunto il momento di fare nomi e cognomi accompagnati da qualche considerazione oggettiva.
Luca Morellini e Danilo Massi sono i due preparatori atletici del Parma Calcio. Credo di essere in buona compagnia se a gran voce dicessi che vorrei rilasciassero un’intervista in grado di spiegare l’attuale sovrappopolamento dell’infermeria. Insomma Collecchio non ha condizioni climatiche paragonabili al polo artico. I giocatori, fatta eccezione per qualcuno, non sono neanche cosi avanti con l’età. Non credo ci sia un problema di sovraccarico di prestazioni perché non siamo né la prima né l’ultima squadra ad operare (per necessità) pochissimo tournover e non abbiamo partite di coppe europee. Insomma mi piacerebbe andare a fondo alla questione per capire se questa tendenza si potrà arrestare una volta recuperati tutti gli attuali degenti o se saremo destinati ad avere sempre la coperta corta.