Chi è Fabio Macellari?
Indice dei contenuti
Toggle- Chi è Fabio Macellari?
- Caratteristiche tecniche di Fabio Macellari
- Fabio Macellari: la carriera
- Lecce e Cagliari
- Inter & Ronaldo
- Bologna e quel ritorno in terra sarda al Cagliari
- Da qui inizia un girovagare senza fine per Fabio Macellari
- Fabio Macellari dopo il ritiro dal calcio, problemi personali a non finire
- Fabio Macellari da Barbara d’Urso si racconta
- Macellari torna a Cagliari e farà il cameriere
Fabio Macellari è nato a Sesto San Giovanni (Milano) il 23 Agosto 1974. La sua è una storia, purtroppo tra le tante, di un professionista finito poi in rovina. Dall’esser compagno di Ronaldo è ora panettiere per arrivare a fine mese. Vediamo i motivi e la caduta di un ex campione.
Caratteristiche tecniche di Fabio Macellari
Fabio era un esterno sinistro, sia difensivo che, all’occorrenza, in mediana. Egli stesso si auto definì ” un esterno di sinistra che difende e che attacca. Nel mio gioco, quando sono nelle migliori condizioni, esprimo dinamismo, progressione, velocità, potenza e cross al centro”. Insomma, la modestia non gli è mai mancata…
Fabio Macellari: la carriera
La carriera di Macellari ebbe inizio nella Pro Sesto. Tesserato a soli dieci anni, rimase nel club fino alla maggiore età quando, nel 1992, passò alla Fiorentina per partecipare al famosissimo e prestigioso “Torneo di Viareggio”. Competizione che vinse grazie al successo sulla Roma per tre reti a due.
Lecce e Cagliari
Nel 1994 si trasferì al Lecce. Due le reti siglate con la squadra salentina: Contro il Venezia, partita pareggiata per due reti a due e contro il Torino, gol vittoria per uno a zero. Entrambi nello stadio di casa di Via del Mare ed entrambi in SerieB nel 1996-97.
A fine 1997 passò al Cagliari dove siedeva in panchina un certo Ventura, rinunciando alla SerieA con il Lecce per seguire, appunto, il tecnico dei Cagliaritani. Poco male, nel 1999, infatti, in SerieA siglò il suo primo gol il 28 Novembre nella sconfitta casalinga contro il Bari. Nel 2000, invece, altro gol e altra sconfitta contro l’Udinese allo stadio Friuli.
Inter & Ronaldo
Nel 2000 il salto di qualità. Ecco l’inter per Fabio Macellari. Grazie al suo approdo nella squadra di Milano, sponda nerazzurra, esordì addirittura in Champions League. D’accordo, erano solo i preliminari, ma per un giocatore fino a quel momento di tutta gavetta, fu un’esperienza unica. Peccato l’esito, l’Inter, infatti fu clamorosamente eliminata dall’Helsingborg. Ha disputato anche la Supercoppa Italiana disputata a Roma l’8 Settembre del 2000. Anche qui sconfitta e tutti a casa. In campionato, invece, l’esordio avvenne il 1 Ottobre del 2000. Vittoria? Nemmeno per sogno, altro capitombolo. Questa volta contro la Reggina. A fine stagione cambiò aria senza lasciare il segno, ma con la soddisfazione di aver provato il “calcio che conta”. Il divorzio dal club avvenne a causa del poco spazio trovato dopo l’approdo in panchina di Marco Tardelli.
Bologna e quel ritorno in terra sarda al Cagliari
Destinazione Bologna per Fabio Macellari. Tutto questo nel 2001, con scambio riguardante Binotto che fece le valigie per Milano, sponda Inter ovviamente. Nel 2002 un infortunio al menisco costrinse Macellari ad un intervento chirurgico, per poi rescindere consensualmente il contratto non senza motivo. E’ infatti di qualche tempo dopo che Fabio ammise candidamente di far uso di cocaina già ai tempi del Bologna.
Nel 2003, durante la sessione di calciomercato invernale,si trasferì nuovamente a Cagliari, a casa insomma, calcisticamente tra i professionisti parlando. Peccato che anche qui l’avventura finì malissimo a causa di comportamenti professionali. La goccia che fece traboccare il vaso fu un suo rientro al centro sportivo alle 8 di mattina, anzichè la sera precedente alle 22.30. Chapeau!! (ndr)
Da qui inizia un girovagare senza fine per Fabio Macellari
Il 28 settembre del 2004 si trasferì al Pavia. Contratto annuale, stipendio al minimo sindacale e accordo di una facile rescissione in caso di chiamata da qualche club di SerieB.
Detto, fatto. A dicembre dello stesso anno altro giro altro regalo. E’ infatti il Catanzaro a ufficializzarne il tesseramento. Peccato che per’ solo tre giorni dopo fu la Triestina a dare annuncio del suo arrivo. Pazzesco. Voi direte, basta così. E invece no, eccolo pronto a una nuova divisa, questa volta della Lucchese a parametro zero. Il tabellino? Solo 13 presenze.
Nel 2006 si riparte, questa volta dalla Sangiovannese con cui lottò per i playoff di SerieB senza successo. Nel 2007 si va in Sardegna, al Villasimius, in eccellenza. Successivamente eccolo al Vado per poi, nel 2010, andare alla U.S.Bobbiese di Prima categoria, sì, avete capito bene, prima categoria. Nel 2013 abbandona il calcio giocato per provare e continuare a masticare pallone da allenatore senza successi. Piccola ultima parentesi nel 2013 con la C.A.S.TOR. di prima categoria, per poi appendere, finalmente, gli scarpini al chiodo.
Tolta la parentesi in nerazzurro la sua carriera non è mai realmente decollata e i motivi li vedremo di seguito.
Fabio Macellari dopo il ritiro dal calcio, problemi personali a non finire
Dopo il ritiro, Macellari, si è rifugiato a Bobbio, in Val Trebbia vicino a Piacenza e terra della sua famiglia. Questo per occuparsi con il figlio Matteo e la sua famiglia della fattoria da sempre di loro proprietà.
Vivo inseme a mio figlio matteo a Bobbio, in provincia di piacenza. taglio la legna, faccio il miele, lo zafferano e curo il mio orto; ogni tanto lavoro nel panificio dei miei amici. E’ un tipo di vita che volevo fare gia’ da tempo, me l’ha inculcata la mia famiglia. Abbiamo un casolare che gestiamo da più di 150 anni e avevo sempre in mente di portare avanti questa tradizione. Ogni tanto vedo i big match in tv, ma non ne sento la mancanza. se dovesse capitare una situazione interessante la valuterei, ma non sono io di certo ad andarmela a cercare.
Nel 2014 ha preso parte ad un triangolare per il comune di Amatrice devastato dal terremoto.
Fabio Macellari da Barbara d’Urso si racconta
Mi sono divertito al punto che servirebbero quattro vite a una persona normale per spassarsela come ho fatto io in quegli anni. ma mi è costato carissimo, in un attimo ho buttato tutto: soldi e carriera
Questo lo sfogo di Fabio in Tv pochi giorni fa, ammettendo senza giri di parole di aver sperperato tutto in serate, cocaina e divertimento. Oltre ad essersi circondato di persone che, come spesso accade in questi ambiti, più che all’amicizia badano al portafoglio.
Oggi è un “contadino” e un panettiere orgoglioso del suo lavoro, ma la nostalgia e la tristezza che si percepiscono sul suo volto durante questo racconto non lasciano scampo ai dubbi e, come lui stesso ammette, tornasse indietro, andrebbe a correggere tutti questi errori che lo hanno messo ai margini di una vita dorata che lo ha accolto a braccia aperte e che gli avrebbe permesso di goderne anche ai suoi figli e parenti.
Purtroppo non è sempre tutto rose e fiori quando si raggiunge la vetta e, la cosa più difficile è mantenere i piedi ben saldi a terra. Fabio Macellari, purtroppo, ne sa qualcosa.
Macellari torna a Cagliari e farà il cameriere
Macellari fece la promessa di tornare a Cagliari. Detto, fatto. Farà il cameriere presso un ristorante sardo. L’ex terzino torna in Sardegna dopo 4 anni. Nel 2016, infatti, allenò il Seulo portandolo dalla prima categoria alla Promozione.
mi sono trasferito in sardegna il 10 gennaio, ho preso in affitto una piccola casa e adesso starò più vicino a mio figlio e alla mia ex moglie.
Ho firmato un contratto in bianco come facevo con cellino. accoglierò i clienti, farò presenza scenica.
Queste le parole di un raggiante Macellari tornato a casa, nella sua amata Sardegna, in quel di Cagliari. In bocca al lupo per questa nuova vita Fabio!