In una finale incredibile il Flamengo vince 2-1 contro il River Plate nel recupero
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ToggleIl River di Gallardo: i campioni in carica
Gallardo ha disegnato una squadra cinica ed intelligente, fatta per la Coppa Libertadores. Dopo avere spazzato via ancora un volta il Boca Juniors in semifinale, i Millonarios volevano replicare il successo dell’anno scorso.
L’allenatore argentino ha plasmato il 4-1-3-2 con Enzo Pérez, ex Valencia a tenere le chiavi del centrocampo. Davanti Borré e Matías Ezequiel Suárez. Ed è proprio la Maquina, colombiano, 24 anni, a siglare il vantaggio per gli argentini. Il primo tempo è tutto biancorosso con un dominio tattico mai in discussione seppur contro avversari fortissimi ed Armani con una sicurezza disarmante a volare su tutte le palle che arrivano in area.
Il Flamengo di Jorge Jesus: Gabigol e non solo
Jorge Jesus, allenatore portoghese, ex Benfica e Sporting Lisbona tra le altre, ha costruito una squadra perfetta. In porta Diego Alves, ex portiere pararigori del Valencia. Difesa a 4 con Rafinha, ex Bayern Monaco, Rodrigo Caio, e due prelievi dalla Liga spagnola come Pablo Marì e Filipe Luis, arrivato dall’Atletico Madrid. In mezzo doble pivote leggero con Willian Arão e Gerson, tre mezzepunte di grande qualità come Everthon Ribeiro, l’uruguaiano Giorgian Daniel De Arrascaeta e il brasiliano di 28 anni, Bruno Henrique. Tutti dietro a Gabigol, cartellino di proprietà dell’Inter, classe 1996, capocannoniere del Campionato brasiliano e autore di grandi prestazioni anche nella Copa Libertadores con 3 reti in 2 partite al Gremio tra le altre.
La ripresa: una partita dalle mille emozioni
Nella ripresa Gallardo mischia le carte facendo entrare diversi attaccanti: l’eroe dell’anno scorso Pratto, il giovane attaccante Julián Álvarez e il difensore Paulo Diaz a cercare di bloccare l’intraprendente Everthon Ribeiro. Il River gioca meglio anche nel secondo tempo, ma con il passare dei minuti il Flamengo cresce. Jesus fa entrare il paraguaiano Robert Piris, l’ex Juventus Diego e il centrocampista Vitinho. Il River sembra controllare e può segnare il goal del 2-0 in contropiede. Ma su una palla persa dall'”Oso” Pratto, il Mengão sigla il pareggio su una bella azione di ripartenza che coinvolge i giocatori con più qualità della “Nazione rubrinegra” e viene conclusa dal bomber Gabriel Barbosa, detto Gabigol.
Il recupero: festa brasiliana
Il River è scioccato. Siamo nei minuti di recupero. La palla arriva in area, Gabigol è in mezzo a due, difende, la palla rimbalza, tiro: grande goal di Gabigol. Hoje tem gol do Gabigol. Esplode la Nazione rubrinegra, il Flamengo è in festa. Espulso Palacios per un pestone, espulso anche lo stesso Gabigol. Inizia la lunga notte rossonera con Rio de Janeiro in festa. Anche l’invincibile River è sconfitto. Che impresa per i ragazzi di Jorge Jesus. E il protagonista di questa incredibile impresa è Gabigol, criticato da tutti in Italia, eroe in Sudamerica, che mostrerà il suo valore nel Mondiale per club. Un eroe brasiliano, un eroe che infrange la storia, che porta il Flamengo alla seconda vittoria nella Coppa Libertadores, 38 anni dopo il 1981.
Foto: AFP La Presse
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