Maverick Viñales vince il Gran Premio della Malesia davanti a Marquez (partito 11esimo) e Andrea Dovizioso
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ToggleViñales vince e stra vince il GP di Sepang con una prestazione a dir poco monstre. Tre secondi rifilati al campione del mondo e quasi sei a Dovizioso. Top gun Maverick ha infatti condotto la gara dal secondo giro del gran premio quando, nella fattispecie, ha infilato Jack Miller partito come suo solito a bomba!
Marquez svolge una gara anonima, se anonimo si può dire di uno che parte undicesimo e arriva secondo! Certo è che, contuso e frustrato per le qualifiche di ieri, non ha rinunciato a tirare due o tre carenate ai Ducatisi alla prima curva. Alla fine però i risultati danno ragione a lui. Ah per inciso ha raggiunto il record di punti in un’unica stagione, 395!
Terzo il buon Dovi che zitto e modesto porta a casa la pagnotta, ma che senza quel motorone probabilmente non saremmo qui a parlare della stessa gara, ma siccome che con i se e i ma non ci si fa niente non ci resta che fargli i complimenti.
Valentino Rossi, se quel motore fosse ciò che non è…
Valentino Rossi, Valentino Rossi ragazzi, un patrimonio inestimabile di cui la MotoGP non si può e non si deve privare. Se questa gara mi ha e credo ci abbia tenuto attaccati alle TV è per il semplice fatto che Valentino era li a lottare per il podio.
Parte male e lo capisco, d’altronde dopo la partenza di settimana scorsa non potevamo aspettarci una cosa simile, ma poco importa. Sta di fatto che in pochi metri e giri silura Quartararo e Morbidelli che tutti danno per suoi pronti successori sulla sella della Yamaha, ma nessuno considera che Valentino se a posto con se stesso potrebbe sorpassare in Malesia partendo da casa mia a Parma!
Ciò che fa pensare e rabbrividire è l’impietoso confronto sulle velocità di punta con la Ducati di Dovizioso, 327 per Andrea e 315 per Vale. Visto e considerato che è una pista in cui il quarto settore è composto da solo rettilinei è normale che venga ingigantita ancora di più la gara di Valentino, spaziale!
La gara degli altri
Ciò che mi viene da dire da Rins indietro è che si siano tutti ammattiti. Perché lo dico? Perché ho visto carenate completamente senza senso, comprendo che sia la natura del motorsport, ma l’entrata di Mir su Zarco è qualcosa di pienamente discutibile per tempi e modi.
Come non parlare di Rins e Miller e di Quartararo su Morbidelli, è vero che non si sono presi, ma Fabio ha tirato una staccata senza senso che ha rischiato di compromettere la sua gara e quella di Franco. La speranza è che l’etichetta del predestinato che si è addossato Fabio Quartararo grazie ad una splendida stagione, non lo facciano capitolare come troppi talenti nel corso di questi anni. Anche perché lo stesso Zarco nei due anni di Yamaha clienti mise a segno molte pole position, ma senza ricavarne frutti. Insomma, per El Diablo non resta che vincere, perché il suo score in all class recita: una vittoria in cinque stagioni, bene ma non benissimo.
Nota di merito per Zarco che, pur tornandosene a casa con zero punti, può urlare ai quattro venti di essere stata la miglior onda dopo Marquez fino a quando Mir non ha deciso di estrometterlo dalla corsa. Con questa prestazione zittisce, parzialmente, Crutchlow che oltre ad essersi steso non aveva entusiasmato!
La MotoGP conclude così il trittico e si avvicenda a due settimane di sosta prima di incappare nell’ultimo gran premio della stagione, quello della Comunità Valenciana. Il tour asiatico ci lascia con un Marquez che si aggiudica tre gare su quattro e lasciando la quarta a Top Gun Maverick Viñales.
Nella speranza di vedere ancora Valentino e Andrea lottare con i primi, vi auguro un buon proseguimento!