Le qualifiche andate in scena qualche ora fa a Singapore hanno visto cogliere la terza pole position di fila per Charles Leclerc. Una fantastica prestazione dovuta anche ai benefici del nuovo pacchetto aerodinamico portato nel weekend asiatico. Hamilton e Vettel al secondo e al terzo posto.
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ToggleFormula 1 Qualifiche GP Singapore 2019 Dopo le vittorie a Spa e a Monza, in molti erano a pensare che la Scuderia Ferrari avrebbe faticato nel tortuoso tracciato di Marina Bay. Invece, almeno sul giro secco, così non è stato. Tutto il team ha lavorato alacremente per fornire a Leclerc e a Vettel la migliore macchina possibile. Ulteriore motivo di orgoglio è che gli upgrades aerodinamici montati sulle monoposto hanno avuto i riscontri sperati (e studiati).
Formula 1 Qualifiche GP Singapore 2019 – Due punte contro una
Da diversi anni i team di Maranello e Brackley stanno lottando per la conquista del titolo piloti e costruttori. Quest’anno però il confronto non è da ricercare solo sul lato tecnico, ma anche e sopratutto sportivo. Con questo intendo il diverso modo di interpretare le gerarchie e le scelte dei piloti. Mentre in Mercedes è Hamilton a ricevere le maggiori attenzioni, in Ferrari si cerca di concretizzare con entrambi gli alfieri.
Cosi è stato anche oggi, visto che confrontando i dati si possono fare delle considerazioni. Una tra le tante è che in SF hanno lavorato con l’obiettivo di fare una bella figura con entrambi i piloti. Tra Leclerc e Vettel ci sono infatti solo 2 decimi di differenza. Tra Hamilton e Bottas quasi 7. Un divario così grande si può spiegare solo in termini di maggior preferenza (legata al set-up della vettura) per uno dei due piloti.
Formula 1 Qualifiche GP Singapore 2019 – Lo sviluppo non si deve fermare
La chiave per il successo in Formula 1 è lo sviluppo dell’auto. Sia quello durante l’inverno, al banco, sia quello durante l’anno in pista (e al simulatore). Il percorso di miglioramento della Ferrari è stato deficitario per gran parte della stagione. Ciò a causa di una mancata correlazione tra i dati in fabbrica e quelli rilevati durante i weekend in pista. Tale incongruenza ha quindi reso più difficile il lavoro di affinamento di una filosofia di progettazione della monoposto maggiormente incentrata sul poco drag (poca resistenza all’avanzamento).
Un processo di questo genere sembra essersi arrestato durante la pausa estiva. Gli ingegneri sono infatti riusciti a capire cosa non andava e a risolvere, con il nuovo pacchetto aerodinamico, i problemi che un progetto votato al minor drag possibile portano in dote. Ovvero un carico aerodinamico che viene a mancare nelle piste dove esso è richiesto. Monaco ad esempio, e pure Singapore. Lo step fatto ha quindi dato i suoi frutti su una pista che doveva affossare l’entusiasmo della Ferrari tutta (tifosi compresi).
Non bisogna però mollare mai! Sopratutto quando si parla di sviluppo della monoposto…