Con la preparazione alla nuova stagione già avviata da un paio di settimana, ormai, sulle rive dell’Adige, da tempo si respira aria di cambiamento
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Un campionato concluso con soli 17 punti è difficile da digerire e per questo era lecito aspettarsi un cambio di rotta deciso.
Con la nomina di Pellissier a responsabile dell’area tecnica (con un futuro da direttore sportivo?) le cose hanno preso una direzione chiara:
l’ambiente Chievo aveva bisogno di richiamare all’ordine gente che questi colori li ha amati ed onorati.
Per questo motivo la scelta del nuovo mister è ricaduta su Marcolini, uomo che ha vissuto momenti di gloria tra le fila clivensi.
Ma non ci si ferma qui: ad assistere l’ex centrocampista ligure troviamo Davide Mandelli, suo vice già in precedenti esperienze e storico centrale difensivo gialloblu dal 2004 al 2012.
Oltre ai tre sopracitati non bisogna scordare le presenza di Sardo, club manager dal 2017, Luciano, con un ruolo nel settore giovanile, e Gamberini, allenatore nel settore giovanile.
Tutto ciò si può tradurre in una volontà di creare un filo continuo tra presente e futuro, formando un’amalgama che possa dare i suoi frutti.
Rosa rivoluzionata per il Chievo e la nuova stagione
Tra la fine di prestiti non riscattati, contratti non prolungati e cessioni risananti si è assistito ad una vera rivoluzione all’interno della rosa.
Con gli addii di Sorrentino, Rossettini, Bani, Barba, Jaroszynski, Deapoli, Andreolli e Frey la difesa sarà totalmente inedita. Uniche conferme di Tomovic e Cesar, che raccoglie l’eredità di Pellissier nelle veci di capitano.
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Ad ora i volti nuovi nel reparto arretrato portano i nomi di Cotali, terzino sinistro, Leverbe, centrale mancino e la promozione in prima squadra di Pavlev.
A centrocampo hanno già salutato Diousse, Schelotto e Piazon e si appresta a partire anche Kiyine, con Giaccherini ed Hetemaj che rappresentano delle incognite.
Anche qui qualche innesto è sbarcato alla corte di Campedelli, tra cui il talento Esposito, reduce da uno strepitoso mondiale con gli azzurrini di Nicolato, Ivan, ex Sampdoria e i rientri di Obi e Garritano, oltre all’inserimento di Bertagnoli dalla Primavera.
In zona offensiva per ora non è mutato molto, ma da segnalare ci sono l’arrivo di Ceter dal Cagliari e le probabili partenze di Stepisnki, Djordjevic e Vignato.
Qualcosa si sta muovendo, di preciso non si sa ancora cosa, ma le idee non mancano e la sensazione è che possa nascere un progetto sapiente e volto a valorizzare giovani promesse.
I tifosi attendono speranzosi e ora che è aperta anche la campagna abbonamenti, basata sui 90 anni di storia del club, saranno chiamati a rispondere presente.