L’uscita di scena di Totti dalla Roma ancora rimbomba sui media. Seguirà una lunga estate “bullicante…”Una stagione amaramente lunga per la Roma. Tifoseria spaccata.
Ho aspettato qualche giorno prima di scrivere due righe, un pensiero sulla vicenda Totti, perché se avessi scritto di pancia magari sarei stato uno dei tanti a scrivere sull’argomento ormai tritato e strapazzato da tutti gli squali dei media e dei giornali, pronti ad affondare le zanne sulla torta Totti, sempre molto attrattiva e che tira visibilità.
Il mio è un pensiero semplice, da tifoso comune. Mi dispiace per tutto questo.
Totti per me, è stato una specie di cugino maggiore. Tutti (chi più, chi meno) hanno voluto bene a Totti, anche chi oggi gli sta vomitando addosso delle colpe per le bombe che ha scagliato sulla società durante la conferenza stampa di lunedì.
Chiaramente, sarebbe stato meglio evitare, appunto per non far esplodere tutto questo tritolo sulla As Roma che dopo una stagione fallimentare e deludente, non era il caso sollevare.
Dopo l’amaro saluto anche di De Rossi e la mancata qualificazione in Champions, con la frustrazione di vedere alzare trofei da Lazio e Liverpool, quella conferenza stampa non ci voleva proprio.
Ma Totti è questo. Prendere o lasciare. Per 25 anni abbiamo preso e oggi se si è lasciato dalla società con il veleno sputato nel Coni, bisogna deglutire l’ennesimo boccone di fiele e mandare giù in attesa di digestioni.
Io non riesco a riprendermela con lui e incolparlo. Lui ama la Roma e la sua conferenza è stato un patetico show da innamorato lasciato. Ma ci può stare. Che ne sappiamo noi, cosa prova uno che ha passato tanti anni solo con la stessa maglia? Io non dimentico le gioie che mi ha regalato in questi anni. Ogni suo goal o assist, è stato un momento di gioia pura.
E allora pure se esce fuori le righe con queste dichiarazioni, penso che sia giusto bypassare e perdonare. Tutto qua.
Totti è sentimento mentre la proprietà è razionale. E la tifoseria è quasi tutta sentimentale, per cui oggi, si vede e si sente in giro, la frattura, spaccatura in tanti pezzi, dei tifosi chi pro-Totti, chi pro-proprietà Roma.
Un casino insomma. Non dovrebbe essere così e mi auguro che si calmino le acque in fretta e che si possa ricominciare da zero con meno contestazioni e più serenità.
Ma come si può esser sereni e tranquilli in questo ambiente? Semplice…giocando e facendo risultati. Se poi si dovesse vincere qualcosa, allora si tornerà piano piano alla normalità. Però per adesso, non se ne parla. La città ancora fuma per l’esplosione delle bombe Tottiane e siamo ancora all’inizio dell’estate.
Non abbiamo ancora neanche un Direttore Sportivo. Le notizie di mercato non sono delle migliori. Sembra che ci dovrà essere una vendita globale di pezzi grossi e non si sa neanche con chi rimpiazzarli, ma per ora è tutto un vociferare e nulla più. E bisogna consegnare una rosa pronta per il nuovo mister Fonseca.
Aspettiamo pure le direttive dell’Uefa riguardo il caso Milan. Non sappiamo quando giocare, se i preliminari o se ai gironi direttamente. E’ tutto un casino.
Ma come sempre, dopo la tempesta viene sempre il bel tempo.