Finalmente la fumata bianca è arrivata. Paulo Fonseca è il nuovo allenatore della Roma. Il portoghese entusiasta non vede l’ora di iniziare. C’è scetticismo ma anche molta curiosità in giro.
Dopo qualche settimana di confusione per il rifiuto di Conte e quello di Gasperini, dopo aver influenzato anche Mihajlovic a dire di ” No” all’approdo a Trigoria, la situazione si è protratta in stallo per una decina di giorni con il ballottaggio De Zerbi- Fonseca. Roba da elezioni politiche…
Chiaramente i nomi non sono da top coach ma, anche la Roma attualmente, si deve ridimensionare come forza, come ambizione e come monte ingaggi. In pratica, i papabili fattibili si erano ristretti a questi due allenatori. Uno italiano e uno portoghese.
Il buon De Zerbi, è appellato come ” il Guardiola del Sassuolo“… Ma in realtà resta sempre uno che ha vinto 9 partite su 38 nel campionato passato. Chiamarlo “Guardiola” lo trovo azzardato e coraggioso. Se è Guardiola lui, un Gasperini cos’è?
Comunque poi, si è scelto l’ex mister dello Shakhtar Donetsk. Giovane, elegante, bella presenza, mentalità vincente, ambizioso di fare un salto di qualità. Gioca un calcio pro-positivo e offensivo. Squadra corta con un 4-2-3-1. Pressing, punta centrale e inserimento dei laterali sulle fasce. Lo abbiamo assaggiato l’anno scorso in Champions League e fu una mezza impresa passare il turno. Ci salvarono sia Alisson che…lo scarpino di Bruno Peres.
Fonseca ha un bel palmares di trofei collezionato in due paesi. Una coppa e una supercoppa vinti in Portogallo; tre dupleti titolo e coppa (ed una supercoppa) vinti in Ucraina. Certo, c’è una gigantesca differenza tra il campionato ucraino e quello italiano, ma d’altra parte, bisogna anche un po’ rischiare e avere fiducia nel nuovo allenatore. Ne abbiamo provati tanti, diamo una chance anche a lui!
Ovviamente però, bisogna anche dargli i giocatori. E lui ha detto che prima di vendere, vuol parlare con gli uomini della rosa. Così valuterà meglio e dare il suo parere per trattenere o cedere qualcuno.
Per quel che riguarda il mercato e la preparazione però, bisognerà accorciare i tempi. Da una parte stiamo ancora aspettando il nuovo direttore sportivo Petrachi, che si libererà ufficialmente dal Torino verso fine giugno e intanto sta lavorando ” a fari spenti” per poter iniziare a fare mercato. Fra poco più di un mese si giocheranno i preliminari di Europa League e un’abbozzo di squadra è da consegnare subito a Fonseca perché sarà molto importante andare avanti.
Personalmente penso sia quasi un bene non andare in America per il torneo estivo di lusso International Champions Cup. Una competizione strana con un regolamento strano che non è chiaro a molti ma non credo sia vantaggioso disputare delle partite dure dopo una settimana di ritiro, con avversari importanti; delle big europee e poi tornare e prepararsi per il campionato. Almeno così si resterà solo nel ritiro di Pinzolo, dal 29 giugno al 7 luglio e si eviteranno lunghi spostamenti aerei. Inizieremo poi il campionato, con qualche partita ufficiale già disputata e sicuramente ci sarà il vantaggio di farsi trovare atleticamente in buona condizione, con un po’ di anticipo rispetto alle altre squadre e chissà? Magari potremmo partire bene con qualche bella vittoria convincente.
Per il mercato invece, adesso c’è solo una sorta di confusione sia in entrata, che in uscita. Di certo si sa, che al 90% (salvo sorprese dell’ultim’ora) Dzeko e Kolarov non saranno più giocatori della Roma.
In entrata invece, i nomi che rimbalzano sui media, son tanti. Non ne parliamo perché parleremmo del nulla. Aspettiamo qualche notizia seria e poi commenteremo. Son soprattutto voci estive, da lettura distensiva sotto l’ombrellone, come se ne sentono ogni anno. Per ora niente di concreto. Ma aspettiamo fiduciosi.
Daje…si riparte!