GIRO D’ITALIA – Anche oggi la fuga va in porto: nel finale Pello Bilbao è il più scaltro e si impone davanti a Gallopin e Formolo
Indice dei contenuti
ToggleE’ stata una tappa corsa a tutta sin dal via, decisa dal coraggio di un manipolo di attaccanti e firmata con una mossa d’astuzia nel finale di Pello Bilbao.
La fuga decisiva, come ieri coronata dal successo, è andata via solo a metà percorso, circostanza che ha determinato una velocità altissima in avvio, qundo si sono succeduti tantissimi tentativi. I 12 elementi si sono poi frazionati ulteriormente sulla salita delle Svolte di Popoli, quando i 5 più forti si sono isolati al comendo. Tra questi Davide Formolo, l’uomo più forte del lotto che però non ha sfruttato a dovere il suo eccezionale stato di forma. Oltre a “roccia” e a Bilbao, Tony Gallopin, Mattia Cattaneo e JJ Rojas, coloro che hanno animato il nervoso finale nel bel percorso aquilano.
La mossa decisiva a 1.500 metridal traguardo: Formolo ha dato tutto per chiudere su Rojas che aveva attaccato in discesa, ma appena la strada ha ricominciato a salire, è partito in contropiede Bilbao e non è più stato ripreso. Complimenti al vncitore, il più scaltro, ma l’errore di Formolo è stato quello di aver abbassato la velocità nel momento in cui ha ripreso Rojas, lasciando spazio a Bilbao che non si è fatto pregare. Poi, nello sprint per il secondo posto, Gallopin ha proceduto il portacolori della Bora. Il gruppo, dimezzato nella sua consistenza, è giunto dopo un minuto circa, con Valerio Conti molto affaticato, ma felice di aver conservato la maglia rosa.
Tappa 9: ordine di arrivo
Tappa 8: Tortoreto Lido – Pesaro (km 239)
La tappa più lunga del Giro 2019 prevede una lunga prima parte interamente pianeggiante lungo la costa adriatrica. Poi però inizia una serie di strappi, salite e salitelle che rende il profilo altimetrico seghettato e di difficile interpretazione. Il finale di giornata è piuttosto movimentato, con l’aseca al Monte della Mattera (3^ cat.) ed i due “muri” di 4^ cat. di Monte Luro e Gabicce Monte. Negli ultimi 25 chilometri, la corsa seguirà “la panoramica”, strada in continuo saliscendi che attraversa il Parco Naturale del Monte San Bartolo, fino alla picchiata finale su Pesaro. Un tracciato che si addice ad uomini veloci, ma dotati di fondo e resistenti agli strappi, come ad esempio Arnaud Démare, capace di vincere un Sanremo.
Bettini Photo tratta dal sito www.cyclingnews.com