È arrivato il momento che tutti i tifosi clivensi (e non solo) speravano non arrivasse mai. Ieri mattina, nella conferenza indetta dalla società, il capitano Sergio Pellissier ha annunciato il ritiro dal calcio giocato. Per lui numeri da capogiro: 17 stagioni con il Chievo e 139 gol con la stessa maglia. Se ne va un’altra bandiera del calcio italiano.
Le parole del capitano
Ieri mattina è riuscito a trattenere le lacrime davanti a giornalisti, compagni e tifosi. Stando alle sue parole, sarà difficile non cedere alle emozioni nella sua ultima partita al Bentegodi: “Probabilmente giocherò con gli occhiali da sole per nascondere le lacrime”. Sarà la sua ultima partita nel suo stadio, davanti ai tifosi che lo hanno sempre sostenuto. Dalle sue parole emerge che la sensazione che predomina in questo momento è la rabbia. Rabbia perché non è riuscito a raggiungere l’obiettivo che per lui e tutta la società era fondamentale: la salvezza.
Sergio ha finito la sua carriera quando e come ha voluto. Era il suo desiderio più grande. Queste le parole per quanto concerne la sua decisione: “Non è una decisione che ho preso in un giorno. Mi sarebbe piaciuto giocare ancora in serie B ma poi avrei dovuto smettere e io sono uno che quando inizia qualcosa la vuole portare a termine. Era finito un ciclo”.
In merito ad un possibile futuro all’interno della società, Pellissier ha lanciato un chiaro messaggio: “Se arrivasse qualcosa, lo accetterei ben volentieri. Ho già detto al presidente, però, che non voglio fare l’uomo simbolo perché io sono cresciuto con le responsabilità e poi perché non voglio rubargli soldi. L’ho già fatto da giocatore”.
Le parole del presidente Campedelli
A parlare è stato anche il presidente, il quale ha ritenuto scontata la decisione di ritirare la maglia numero 31. Questo per due motivi: “Il primo perché è la maglia di Pellissier, il secondo perché sarebbe una grossa responsabilità che non metterei sulle spalle di nessuno”. Parole d’amore per il capitano, che per lui “incarna in tutto e per tutto quello che è il Chievo, quindi lo ringrazio dal più profondo del cuore”.
17 anni di pure emozioni
Giocatore. Capitano. Grande uomo, prima di tutto. Pellissier incarna perfettamente l’anima del Chievo. A nome di tutti i tifosi lo ringrazio per la sua grinta, la sua passione, la sua tenacia, la voglia di lottare sempre e comunque, il suo attaccamento alla maglia. Perché Sergio avrebbe avuto la possibilità di scegliere una carriera diversa, più ambiziosa, ma ha preferito lottare per la squadra che ama, che più di tutte ha creduto in lui, che lo ha cresciuto e che lo ha sempre sostenuto. Queste ultime tre partite saranno un colpo al cuore per tutti i tifosi. Non vediamo l’ora di emozionarci e piangere insieme a te nell’ultima al Bentegodi!
Grazie di tutto ETERNO CAPITANO. Per sempre uno di noi!