Milan: “quando sono i gregari a tirare la carretta…”

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Detta così potrebbe anche sembrare una cosa positiva. Per un certo verso lo sarebbe anche, non fosse che fino a un mese fa eravamo praticamente col fiato sul collo dell’Inter al terzo posto e ora ci troviamo quinti a pari merito con la Roma, inseguendo l’Atalanta. Che tristezza.

Ci siamo riempiti la bocca per mesi riguardo Paquetà, Kessiè, Bakayoko e compagnia bella, poi chi ti leva le castagne dal fuoco? Borini e, lasciatemelo dire, Abate. Un ragazzo esemplare da cui tutti devono prendere esempio. Devono, non dovrebbero! E’ ora di avere giocatori responsabili e professionisti, non tronisti o Instagram addicted.

Anche ieri sera, tolta una mezza rinascita di Suso, ho visto il buio più totale. Piatek al pascolo isolato, Calhanoglu che poverino, si impegna, ma non ci arriva. Un po’ come a scuola con il compagno “tonto” che studiava 20 ore al giorno per arrivare al 5.5.  Non è colpa sua, è solo limitato tecnicamente e tatticamente e quindi non è da Milan. Almeno inteso come lo penso io, ossia una squadra perennemente in zona Champions e che non si riduce a fare figuracce come nell’ultimo decennio. Io sono stufo, non so voi, ma ne ho le tasche piene.

Va bene, siamo a tre lunghezze dall’Atalanta, ma vi rendete conto di quanti punti abbiamo perso?

Dopo il Derby, il buio. Juve, Toro, Samp, Inter…quante mazzate prese, tra l’altro, in malo modo. Senza  giocare e senza tirare fuori gli attributi. Personalmente vorrei una totale rifondazione per la prossima stagione, mister compreso. Troppi malumori, troppa poca fiducia dall’alto e dallo spogliatoio: insomma, Ringhio, non ha in mano il gruppo e si vede. Peccato, perchè fino a un paio di mesi fa, si volava sulle ali dell’entusiasmo, ma tutto è finito male, malissimo e speriamo che finisca presto questo calvario. Avremo anche vinto ieri sera, ma che razza di partitaccia abbiamo fatto?

Tralasciando il siparietto Baka-Gattuso di cui si occuperà il nostro Matteo, c’è poco da dire. Solito 4-3-3 con quasi zero rifornimenti in avanti.

Ora vi provoco: e se fosse Mauri il regista tanto cercato?

Mauri non è mai stato nell’orbita di nessun allenatore giunto al Milan negli ultimi anni. Voi direte, beh, se nessuno se lo fila è scarso, no?

Nì. In queste ultime tre partite lo butterei nella mischia. Il suo modo di giocare quasi sempre di prima cercando la profondità, anche se non precisissimo, è una qualità che nessuno dei nostri ha in regia, perchè quindi non provarlo? Biglia è in decomposizione, Baka è matto, Kessiè recupera palla e Calhanoglu non puo’ fare il regista: tiene palla sei ore prima di liberarsene. A fronte di tutto questo non vedo così malsana l’idea di provare l’argentino con regolarità, tanto peggio dei colleghi non puo’ fare!

Se ci qualificheremo o meno non lo so, so solo che non dovessimo farcela, saranno volatili per diabetici. Sarà l’inizio di un triennio di rifondazione senza grossi obbiettivi, se non quello di tentare di rifondare almeno un gruppo coeso di ragazzi che amano la maglia che indossano, cosa che ultimamente pare essere tutta il contrario. Basti pensare alle scenate e ai comportamenti dubbi di Bakayoko su cui tutti ci siamo sbagliati.

 

 

ACMilan