Torino-Bologna 2-3: la vittoria con finale thrilling
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ToggleC’è ben poco da stare a raccontare: 5 banane e la banana split è servita. Poi è vero che dal Bar segnalino che un’unghia di Sansone fosse da regolamento troppo lunga e che Lyanco sia troppo bravo, per cui è giusto annullare la rete e successivamente cacciare il brasliano; ma sempre 5 banane sono.
E va bene anche che lo Scuro (alias Skorupski) faccia la seconda cappella dell’anno, così abbiamo pure il finale thrilling che fa tanto Agata Christie, non dimenticando che aveva disinnescato un siluro che se ci metto la mano io me la tronca di netto. E aveva pure ipnotizzato Belotti. Lo Scuro è un fenomeno a prescindere.
Ma quanto siamo stati belli? Ma belli belli belli in una maniera assurda!!!
Alla vigilia il mio personale pronostico era “facciamo una gran partita ma alla fine la perdiamo“.
Ma quando abbiamo preso gol, dalle inquadrature televisive, si vedevano degli occhietti svegli e cattivi che mi hanno fatto cambiare idea. Sotto 1-0 convincevo i miei compagni di visione che l’avremmo vinta.
Sta partita mi è costata un pacchetto di sigarette, 150 bestemmioni, svariati abbracci con sconosciuti e un orgasmo al triplice fischio.
Chi è stato il migliore giocatore?
Difficile indicare un migliore: Palacio? Può essere. Fa pentole e coperchi e anche la carbonara.
Dijks, o’ animal? Può essere. Sgroppa che sembra un cingolato e abbatte chiunque gli si pari davanti.
ScleroPoli? Bravo a rientrare come nulla fosse successo.
La coppia di centrali? Può essere. Che bella coppia, la strana coppia!
L’Orso Orsolini dal gol che sembrava chiuderla? Probabile?
L’ingegner Pulgar che si prende il rischio di calciare un rigore identico a una settimana fa? Ironball!
Soriano, che quando non riesce in qualità si trasforma in bisonte e corre quanto una mandria?
Le qualità infinite di Mihajlovic
E allora diciamo Sinisa. Diciamolo, si!
Viene qua che tutto l’ambiente è in disarmo, che non si sa a che santo votarsi, e in un mese e mezzo trasforma una Prinz verde in una Mercedes full optional.
Poche volte ho assistito a una metamorfosi così profonda in così poco tempo. Inzaghi e tutta la timida inadeguatezza della squadra per un intero girone sembrano lontani ricordi.
A Pippo le sue responsabilità, anche se è vero che non disponeva di Lyanco, Soriano e Sansone. Un giocatore per reparto. Tre giocatori di qualità e personalità. Ci è poi voluto Sinisa e la sua competenza e personalità, in un deserto di tartari societario, a correggere la rotta e far diventare un gruppo di sciammanati, una squadra. Squadra vera.
Adesso c’è tutto: tecnica, tattica, ardore e convinzione. Sabato siamo usciti dalla zona grigia. Da ieri sappiamo che affrontarci sarà un problema per tutti, nessuno escluso.
E le tabelle si possono fare saltare tutte quante perché faremo punti in ogni dove. In ogni luogo e in ogni lago.
Dajeeeeeee Forza Bologna