E anche questa è andata. L’Inter saluta l’Europa!

Dopo l’eliminazione dalla Champions, dalla Coppa Italia, ora l’Europa League, con il quarto posto a questo punto pericolosamente a rischio, ma assolutamente da conservare se si vuole evitare una stagione fallimentare.

Inter-Eintracht Francoforte: il primo tempo

L’Inter si presenta alla gara da vincere con 12 giocatori abili, falcidiata dagli infortuni, dai fuori lista-Uefa e dall’ ammutinato Icardi, e così a San Siro vince l’Eintracht 1-0, con una rete di Jovic al quinto minuto.

E’ festa per i 14.000 tedeschi calati a Milano per sostenere la loro squadra, mentre per l’Inter una serata avvilente sotto tutti gli aspetti.

L’inizio gara dell’Inter è scioccante, esattamente quello che si doveva evitare, alla luce delle defezioni della rosa e della qualificazione in bilico dopo lo 0-0 dell’andata.

De Vrij si impappina clamorosamente su un lancio lungo dei tedeschi e spalanca la via della porta a Jovic, che scavalca Handanovic con un pallonetto.

In verità, già al terzo minuto Haller grazia Handanovic stampando sulla traversa la palla del possibile vantaggio, a porta praticamente spalancata, dopo che lo stesso portiere nerazzurro aveva respinto la prima conclusione.

Così l’Inter si trova subito costretta a rincorrere, con gli ospiti che, durante il primo tempo, vanno ripetutamente vicini al colpo del ko, salvati in più di una circostanza da Handanovic.

Inter-Eintracht Francoforte: secondo tempo



Nel secondo tempo il copione non cambia. L’Inter prova ad abbozzare qualche azione, ma la confusione la fa da padrone. La manovra spesso si riduce ai lanci lunghi a cercare la profondità di Keita, ma il senegalese è al rientro dopo due mesi e mezzo e non ha la necessaria brillantezza per impensierire la difesa tedesca.

Inter. uno sguardo ai singoli

Candreva gioca una partita improponibile, confermando le difficoltà già evidenziate con la Spal, Perisic è svuotato e non ha lo spunto per saltare l’uomo, Cedric è troppo timido e Vecino fatica ad impostare l’azione. Ergo è facile controllare la partita per l’Eintracht.

Spalletti prova a cambiare, passa a tre dietro, inserisce Ranocchia e i due Primavera Esposito e Merola, ma le mosse non sortiscono l’effetto sperato.

Skriniar si alza sulla linea dei mediani ed è l’unico a sfiorare il gol al 71’; Politano ci prova da fuori poco dopo ma sono gli ultimi sussulti nerazzurri. L’Eintracht dà l’impressione di poter far male ad ogni ripartenza, ma il colpo finale non arriva, e così diventa solo un’agonia fino al fischio finale, che sancisce una mesta eliminazione.

Tutti gli errori dell’Inter

Al netto delle defezioni occorse in questa partita, la fotografia dei limiti strutturali della squadra è evidente.  Molteplici errori tecnici, cross fuori misura e troppi uomini che giocano al di sotto delle proprie possibilità disegnano una disfatta che coinvolge colpevolmente l’intera società, oltre che lo staff tecnico.

E ora la situazione si fa dannatamente complicata, domenica nel derby occorreranno un’altra testa e un altro cuore.