Bianconeri sotto la lente: Bologna – Juventus

La Juventus torna alla vittoria sul campo del Bologna. Partita molto complicata, risolta da Dybala, entrato nel secondo tempo. Sul finale il palo di Sansone fa tremare i bianconeri.

L’obiettivo principale era tornare a vincere per scrollarsi di dosso le scorie della partita di Madrid. Vittoria è stata. Seppur risicata, contro un Bologna battagliero e messo bene in campo. Non è stata certamente la miglior Juventus. Ancora stordita dalla sconfitta e timorosa di fare un’altra cattiva figura in campo. Spaventata dall’approccio aggressivo di un Bologna che non è sceso in campo per fare da sparring partner alla Signora. Partita risolta da un acuto di Dybala, finalmente decisivo.

Allegri mette in campo l’ennesima formazione rivoluzionata. Perin trova un posto da titolare tra i pali. In difesa il capitano Chiellini beneficia di un turno di riposo, sostituito da Rugani che fa coppia con Bonucci. Sugli esterni difensivi giocano De Sciglio a destra e Alex Sandro a sinistra. Parte dalla panchina Pjanić, sostituito da Bentancur nel ruolo di vertice basso del centrocampo. Insieme al giovane uruguaiano il solito Matuidi e la novità Bernardeschi, schierato nel ruolo di mezzala destra. In attacco la novità è Cancelo sulla destra, con Cristiano Ronaldo a sinistra e Mandžukić centravanti.

Primo tempo piatto

Il Bologna scende in campo con grande spirito battagliero. Nel primo quarto d’ora di gioco i felsinei mettono una grande pressione sui giocatori della Juventus, tenendo spesso il pallino del gioco in mano e arrivando al tiro ripetutamente. Nessuna grande parata di Perin, ma una Juve che fatica a costruire azioni palla a terra. Col passare dei minuti la pressione del Bologna cala e i bianconeri prendono possesso del campo, non senza subire le ripartenze degli avversari, abili a recuperare sugli errori tecnici (tanti) degli juventini per riproporsi in attacco con velocità. Solo Bernardeschi sembra all’altezza della situazione e rischia di andare in rete dopo una bella azione personale.

La magia del numero 10

Il secondo tempo comincia senza azioni importanti come il primo. I tentativi della Juventus di portarsi in vantaggio sono improduttivi. La svolta arriva al 14′ minuto quando Allegri sostituisce Alex Sandro con Paulo Dybala. Cancelo, fino a quel momento poco efficace, viene spostato nel ruolo di terzino destro. La mossa che ci si aspettava nella partita contro l’Atletico Madrid: dare alla squadra e agli avversari il messaggio che la Juve vuole attaccare e vincere la partita. Infatti il rendimento della squadra sale velocemente. Proprio Dybala giostra con Mandžukić sulla fascia sinistra e serve a Matuidi il passaggio che permette al francese di mettere in mezzo. La palla destinata a Ronaldo, viene deviata dalla difesa ed è proprio Dybala il più veloce. Al posto giusto, nel momento giusto, il dieci argentino spiazza Skorupski e infila la palla vicina al palo. Finalmente Dybala, giocando in posizione più avanzata del solito, è risultato nuovamente decisivo. La Juventus ha bisogno del miglior Dybala per la fase finale della stagione, soprattutto nella partita decisiva del 12 marzo.

Il solito errore

Poco dopo aver ottenuto il vantaggio, Allegri mostra ancora una volta il suo atteggiamento negativo. La squadra si schiera immediatamente con il 4-4-1-1. Serrando i ranghi e rinunciando ad offendere. Al 42′ sostituisce Bernardeschi con Chiellini. Una mezzala con un centrale. Tentando di mettere in ghiaccio la partita, ma ottenendo, come spesso accade, l’effetto contrario. Il Bologna prende possesso del campo e attacca a testa bassa, contro una Juventus incapace di reagire. La fortuna vuole che il tiro di Sansone si spenga sul palo dopo la deviazione di Perin. Allegri commette sempre lo stesso errore e non impara mai la lezione: quando fa chiudere la squadra, rinunciando ad attaccare, gli avversari prendono coraggio, si impossessano del centrocampo e diventano pericolosi, centrando spesso il pareggio o andandoci molto vicini.

Difesa

Perin 6,5 – Partita sufficiente senza grandi squilli, condita dall’intervento fondamentale con il quale devia sul palo il tiro di Sansone. Provvidenziale.

De Sciglio 6 – Fa una ottima fase difensiva sulla fascia destra prima, e sulla sinistra poi. Ingaggia spesso duelli, anche molto fisici, con gli avversari, uscendone sempre bene. Assente in fase offensiva.

Rugani 6 – Buona partita senza grandi sbavature.

Bonucci 6,5 – Sempre in anticipo sull’avversario ed autore di alcune ottime chiusure. È il perno fondamentale della difesa.

Alex Sandro 5 – Difensivamente sufficiente. In attacco non salta mai l’uomo e non mette mai un cross degno di nota. In fase negativa dopo un inizio di stagione su alti standard.

dal 14′ st Dybala 7 – Entra ed è finalmente decisivo, nella costruzione dell’azione e nella conclusione. Poi la squadra si chiude e come al solito può solo gestire qualche pallone a centrocampo.

Centrocampo

Bentancur 6 – Primo tempo condizionato da errori tecnici e scelte sbagliate. Allegri gli concede le redini del centrocampo. La tecnica è sufficiente ma l’esperienza no, e si vede. Viene condizionato dall’ammonizione intorno al 16′ del primo tempo. Nella ripresa cresce, specialmente nella prima parte.

Matuidi 6 – Corre e lotta come pochi, ma da un campione del mondo ci si aspetta di più sotto il piano tecnico. Molti inserimenti interessanti, come nel caso del gol del vantaggio, ma troppi errori.

dal 23′ st Pjanić 5,5 – Entra in campo con l’intento di mettere ordine. In realtà dopo il suo ingresso la Juventus si ritrae nella sua metà campo e non costruisce più nulla.

Bernardeschi 7 – Il migliore in campo. Per tutta la partita corre, chiude e si inserisce con i tempi perfetti. Gioca bene a due con Cancelo e si esalta negli spazi. Bella la palla che serve il taglio di Matuidi, ma troppo forte. Sfiora il gol con una bella azione personale. In generale gioca molto bene, dà corsa e qualità.

dal 42′ st Chiellini 6 – Un paio di chiusure provvidenziali nel momento di massima pressione degli avversari.

Attacco

Cancelo 6 – Non benissimo nel ruolo di esterno offensivo. Quando parte spalle alla porta non riesce ad esprimere il suo potenziale, specialmente contro squadre chiuse. Viene spostato sulla linea difensiva e il suo rendimento sale molto. Si prende qualche rischi, ma i fatti gli danno ragione.

Cristiano Ronaldo 5 – Gioca male, si vede meno del solito e non è mai pericoloso. Troppi errori per uno come lui.

Mandžukić 5,5 – Partita non positiva. Combatte contro tutta la difesa, non sempre con successo. Ha successo nell’azione del gol. Quanto basta. Nella fase finale della partita fa l’esterno sinistro nel 4-4-2, buona copertura ma nessuna azione utile.

Il Mister

Allegri 5 – Fa di necessità virtù e mette in campo la formazione migliore in questo momento. La mossa di Bernardeschi mezzala, da un po’ di tempo nei suoi pensieri, risulta efficace. Nel complesso la squadra non ha un gioco brillante, probabilmente a causa delle scorie della partita di Madrid. Riesce a decidere ancora una volta la partita con un cambio, mettendo Dybala, poi autore del gol. Rischia di rovinare la partita con un altro cambio, chiudendosi troppo. Dovrebbe imparare che lasciando il campo all’avversario si rischia di prendere gol. In campionato spesso è riuscito a cavarsela, in Europa spesso gli è costato l’eliminazione.