Ecco. Ci risiamo. Il campionato è fermo. Il mercato è in fermento, ma… non si fa altro che parlare del siparietto Icardi-Wanda Nara-Inter.
Il solito “braccio di ferro” fatto a suon di miliardi.
Chi ha ragione? Chi ha torto? A chi credere? Quanti interrogativi e quante poche, pochissime notizie certe.
Da quello che si evince l’Inter avrebbe già chiara la sua proposta.
Dall’altra parte, SEMBREREBBE, che non ci sentano e a certe cifre non arriverà alcun accordo. Quindi. da che parte stare? Dalla parte della Società o del nostro capitano? È questo il motivetto che impazza tra noi tifosi.
Attraverso i Social Wanda Nara manda chiari messaggi ai tifosi dell’Inter: a queste condizioni non si fa nulla.
Ma quali sarebbero queste condizioni? Quanto avrebbe offerto la società nerazzurra al nostro capitano e quanto è, invece, la richiesta della signora Icardi? Perché è tutto così difficile?
Non è la prima volta che la questione legata al nostro capitano sia finita in telenovela.
È già successo in passato e sta succedendo ancora una volta adesso.
In mezzo ci siamo noi. Sì, proprio noi. Senza sapere come stanno esattamente le cose ci scagliamo contro l’uno o contro l’altro.
C’è chi accusa la società di non voler accontentare il nostro bomber, c’è chi invece si sta scagliando duramente contro Icardi e compagna.
Tutto questo, di certo, non fa il bene dell’Inter.
A mio avviso bisognerebbe trovare un punto di incontro. Una strada che possa dare il giusto punto di vista sulla questione.
Sempre a mio avviso, l’Inter non può essere “schiava” di un suo tesserato, anche se questo si chiama Mauro Icardi ed è un bomber di razza.
Il pugno di ferro serve a far capire che certi “mal di pancia” non fanno bene al gruppo e all’ambiente e non sono ben visti in società.
Certe posizioni così rigide servono a far capire che la società c’è ed è forte. Punto.
D’altra parte c’è ovviamente il pensiero opposto, ovvero la paura di perdere uno dei giocatori più importanti della rosa. Un finalizzatore implacabile all’interno dell’area di rigore.
Dati alla mano Icardi può essere considerato un lusso per l’Inter. Un giocatore di una qualità superiore, che potrebbe tranquillamente stare in qualsiasi top team in Europa.
Bene. Se le nostre ambizioni sono quelle di competere con i più grandi club europei un giocatore con queste caratteristiche e con questo fiuto del gol va assolutamente tenuto.
Coi denti e con le unghie, ma… accontentare il calciatore sarebbe – FORSE – un grosso errore.
La situazione è complicata ed è difficile affermare di essere PRO o CONTRO il nostro capitano.
Diciamola così.
Icardi non ha ancora vinto nulla con l’Inter. Si è fregiato solo di titoli personali, ma non ha mai ottenuto un successo di squadra.
Il risultato più importante è arrivato SOLO lo scorso anno, con la qualificazione in Champions. Una fase a girone giocata da protagonista, ma… non sono bastati i suoi gol per passare il turno. Per andare oltre.
Lui il suo l’ha fatto, ma… avrebbe anche potuto fare di più. In fondo con un gol in più al PSV saremmo tranquillamente passati noi.
Con questo non voglio dire che è colpa sua se siamo usciti. Lungi da me l’idea… ma che questo suo “pretendere” non è accompagnato dai “risultati”.
Cominciamo ad alzare un trofeo. Uno. Che sia la Coppa Italia, l’Europa League. Un qualcosa. Che dimostri che oltre ai gol, può DAVVERO essere leader e portatore di vittorie di squadra.
Io spero che le parti possano accordarsi. Non credo che in società ci siano dei pinco pallino. Non credo che chi al momento sta discutendo del rinnovo di uno dei nostri pochissimi Top Player sia così sciagurato da non provare ad “accontentarlo”.
Spero tanto che si trovi una posizione comune. Che magari possa aumentare con l’arrivo del primo trofeo dell’era Icardi. Perché finché segni e non vinci nulla i classici “mal di pancia” creano solo fastidi, noie e situazioni imbarazzanti. Ciò che non ci serve al momento è una frattura sia in società che tra noi tifosi.
L’anno non è di certo iniziato nel migliore dei modi. Ci preoccupavamo del mercato, ma come sempre siamo bravissimi a complicarci la vita dal di dentro.
Restiamo in attesa e speriamo.
Qualunque sia la decisione finale, prendiamone atto e andiamo avanti.
Siamo i tifosi dell’Internazionale Football Club. I giocatori passano, mentre la passione e l’amore per questi colori non passeranno mai.