Con un gol al primo minuto del colombiano, la Dea batte anche la Lazio, possibile concorrente diretta per un accesso ad un posto in Europa.
Negli ultimi due anni, all’Atalanta era mancata soltanto una cosa: un centravanti che la buttasse dentro. Petagna, l’unico vero attaccante della Dea all’altezza nelle ultime due stagioni, era sì prezioso per il gioco di Gasperini, ma è altrettanto vero che dal punto di vista delle realizzazioni non ha mai dato garanzie. Per il resto, praticamente solo flop. Prima Paloschi, poi Cornelius: aspettative altissime, ma le cose non sono andate come tutti speravano. Poi la potenziale esplosione di Barrow nel finale dello scorso anno, che non si è realizzata però nel campionato attuale, anche per l’esplosione del nuovo bomber neroblù. Stiamo parlando, naturalmente, di Duvan Zapata.
Arrivato per un’importante cifra, il colombiano ex Napoli, Udinese e Sampdoria non era affatto partito bene, soprattutto in relazione alle aspettative. Ora, però, sta veramente bene. Gol contro il Napoli, tripletta contro l’Udinese e ora gol decisivo contro la Lazio. Oltre ai gol, anche ottime prestazioni. Notevole la predisposizione al gioco di squadra, soprattutto allargandosi sulla sinistra per mettere in mostra tutta la sua esplosività e atletiticità puntando l’uomo e, spesso e volentieri, saltandolo. Insomma, dopo i mugugni iniziali, ora si può parlare di acquisto azzeccatissimo.
Come dicevamo, Zapata è risultato decisivo anche nella gara di ieri contro la Lazio. Una gara equilibrata, con un possesso palla logicamente più nelle mani degli ospiti che si sono ritrovati immediatamente sotto e dovevano perciò cercare di rientrare in partita al più presto. Possesso palla che ha sì creato qualche pericolo, ma nemmeno in maniera esagerata. Vero, forse il risultato più giusto era il pareggio, anche alla luce della – comunque giusta – decisione arbitrale di annullare con l’ausilio del VAR il gol di Acerbi nei minuti di recupero. Senza VAR, è inutile negarlo, si starebbe parlando di un pareggio. Pareggio che però avrebbe creato molte polemiche, dato che seppur per poco, Acerbi si trovava in posizione regolare.
Adesso, dopo un avvio difficile, anche a causa del contraccolpo psicologico post Copenaghen, la Dea sta andando a gonfie vele. E la classifica inizia a sorridere: 24 punti a -1 dalla Lazio quinta, e Roma superata. Come ha detto Gasperini, non bisogna firmare per niente, nè per Europa League nè altro. Bisogna semplicemente giocarsela sempre fino in fondo, come è stato fatto in questi due anni, senza porsi obiettivi particolari o limitazioni. Europa League? Addirittura Champions? Quel che sarà sarà. Rimane il fatto che – giusto per ribadirlo nel caso ci siano dubbi – l’Atalanta c’è, come sempre! Fino alla fine, forza Atalanta!
foto by BergamoNew