Dopo l’eliminazione dalla Champions League, il Valencia riparte dal Santiago Bernabeu
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ToggleLa gioia della vittoria per 3-0 contro il Rayo Vallecano è durata solo pochi giorni.
Juventus-Valencia: gli spunti buoni
Allo Juventus Stadium, il Valencia non ha demeritato, ha giocato a viso aperto e testa alta. Ha mostrato un ottimo Neto, il migliore dei suoi, ex Juve, che ci teneva a fare bene davanti ai suoi ex tifosi.
La difesa è stata solida e l’occasione più nitida è arrivata sulla testa di Diakhaby che ha trovato un Szczęsny prontissimo. Certo i valenciani dovevano farsi trovare più pronti nella giocata che ha determinato la vittoria ma è stato un numero da campioni: Cristiano Ronaldo che accelera improvvisamente e mette al centro un pallone perfetto per Mandzukic che deve solo spingerla in rete.
Centrocampo e attacco: da rivedere
I limiti si sono invece mostrati dal centrocampo in avanti. In mezzo si è faticato a creare gioco. Molti criticano Parejo che però è stato l’unico a creare palle giocabili. In fase di interdizione il Valencia era ben assortito con Coquelin e Kondogbia con l’eventuale aiuto di Wass sull’out di destra più arretrato. È mancato l’ultimo passaggio con Rodrigo Moreno e Santi Mina a cui sono arrivati pochi palloni giocabili. Nella ripresa, l’ingresso di Carlos Soler, e l’inserimento di Gameiro e Batshuayi al posto di Rodrigo (infortunato) e Santi, hanno dato verve all’attacco ma si sono create comunque poche occasioni da goal.
La delusione dei tifosi valenciani
I tifosi del Valencia sono molto delusi da questo risultato. Infatti il ritorno in Champions League faceva credere loro che si potesse arrivare lontano e battere una corazzata contro la Juventus che si giocherà il titolo. Era più abbordabile la sfida contro il Manchester United che fatica a trovare la quadratura del cerchio. La vittoria allo Juventus Stadium da parte dei Red Devils, obbligava però il Valencia a vincere a Torino. Così non è stato e la classifica parla chiaro. Juventus e Manchester United agli ottavi di finale. Valencia in Europa League dove non sarà facile arrivare in fondo perchè ci sono squadre come Chelsea, Arsenal, Siviglia, Milan. In attesa di capire il destino di Inter e Napoli nell’ultima giornata.
Il Real Madrid
Ma non c’è il tempo di pensare ancora alla Champions che arriva la sfida contro i galacticos del Real Madrid. I blancos stanno vivendo la stagione più difficile degli ultimi anni dopo la partenza di Cristiano Ronaldo e l’addio di Zinedine Zidane. L’inserimento di Lopetegui non è stato dei migliori e Florentino Pérez ha optato per Santiago Solari, un altro uomo della cantera, per il proseguimento del ciclo. In Champions League il Real è agli ottavi con 12 punti in 5 partite, seguita solo dalla Roma con 9.
In campionato invece l’ultima sfida nei Paesi Baschi è stata disastrosa per i blancos con il 3-0 subito contro l’Eibar, una squadra in crescita. Nonostante il Real abbia vinto solo 6 match su 13, è a soli 6 punti dalla capolista Siviglia. Merito della mancanza di una squadra schiacciasassi, con Barcellona e Atlético Madrid che sono impegnate in Europa e ora si potranno concentrare a dicembre sul campionato dopo avere staccato il biglietto per gli ottavi.
La sfida del Bernabeu
I blancos partono quindi favoriti al Santiago Bernabeu, ma sarà una sfida da 1X2 con alcuni tifosi del Valencia che chiedono addirittura l’esonero di Marcelino e la vendita del Capitano Parejo.
Nei blancos sarà assente Casemiro. Probabile 4-3-3 con Lucas Vázquez, Bale e Benzema davanti.
Nel Valencia ancora fuori Cherishev, dovrebbe essere confermato Wass come laterale destro. Guedes ha un fastidio muscolare e dovrebbe partire titolare Soler con i 3 che hanno affrontato la Juve a centrocampo: Kondogbia, Coquelin e Parejo. Rodrigo Moreno non recupera e partirà titolare Gameiro a fianco a Santi Mina per scardinare la difesa madridista.
Le probabili formazioni:
Real Madrid: Courtois; Carvajal, Varane, Ramos, Marcelo; Llorente, Modric, Kroos; Lucas Vázquez, Bale e Benzema.
Valencia CF: Neto; Wass, Garay, Paulista, Gayà; Kondogbia, Coquelin, Parejo, Soler; Gameiro e Santi Mina.