La cura Di Carlo pare dare già i suoi frutti, grazie ad un’insperato pareggio contro la seconda compagine del campionato e ad una prestazione che sfiora la perfezione. Un Chievo corsaro.
Ritorno al passato
Il modulo prediletto dal buon Mimmo ai vecchi tempi era il 4 3 1 2 con un trequartista ad unire i due reparti, e così è stato anche al San Paolo.
Pellissier torna nell’undici iniziale perché “… il Chievo deve ripartire da Sergio, è il capitano, è il punto di riferimento”, ha detto Di Carlo a ridosso della gara.
Le prime battute fanno davvero ben sperare: il Chievo non si fa schiacciare dall’avversario, anzi, gioca a trazione offensiva, riuscendo addirittura a creare l’occasione più pericolosa.
I partenopei faticano a costruire, soprattutto a causa della compattezza dei gialloblu, che non sbagliano praticamente nulla.
Ripresa sulla difensiva
Il Napoli rientra sul terreno di gioco aumentando il forcing offensivo, come era prevedibile, ma la difesa clivense regge e concede il giusto.
Un palo di Insigne e qualche conclusione sventata Sorrentino sono gli squilli maggiori degli azzurri, mentre dall’altro lato Obi sfiora il vantaggio con un gran tiro dal limite.
Al 94′ si conclude il match, con il Chievo che conquista un punto d’oro, che servirà prevalentemente per rialzare il morale.
Tanti segnali positivi
“Finalmente abbiamo ritrovato la compattezza che avevamo perso” recitano le parole di Di Carlo nel post partita, e non c’è nulla di più vero.
Il timore con cui scendevano in campo i ragazzi gialloblu fino ad un paio di settimane fa sembra svanito e la mente è parsa decisamente sgombra.
Trame di gioco convincenti e grande spirito di sacrificio da parte di tutti hanno fatto sì che il Chievo venisse premiato con un punto che vale tantissimo per il proseguo.
Altra nota lieta è la porta inviolata, il che non succedeva dalla terza giornata, grazie alla solidità di tutto il reparto difensivo, autore di una prova egregia (dopo tanti svarioni).
Con la Lazio al Bentegodi servirà lo stesso atteggiamento per sottolineare che il Chievo è vivo, il Chievo non molla, e vuole giocarsela con tutti, nessuno escluso.
PAGELLE
I MIGLIORI:
DEPAOLI: 7 – Una spinta e un’attenzione costante, grande prova per lui.
HETEMAJ: 7 – Il guerriero che ringhia su ogni pallone è tornato.
PELLISSIER: 6.5 . Una vera e propria spina nel fianco, oltre ad un lavoro sporco al servizio del collettivo.
I PEGGIORI:
OBI: 6 – Autore delle occasioni più pericolose, ma in mezzo al campo soffre in fisicità.
RADOVANOVIC: 6 – Commette qualche sbavatura, anche se nella ripresa offre una grossa mano in fase di ripiegamento.
BIRSA: 5.5 – L’unico al di sotto della sufficienza, è sembrato il meno in palla.