Udinese-Roma 0-1: che botta pesante! Voti, pagelle e commento romanisti di questa sfida
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ToggleC’è poco da dire o in romanesco, c’è poco da dì! La più brutta, dopo Madrid, dei giallorossi. Non un 3-0 certo, ma un 1-0 che non racconta le cose come stanno. I giallorossi hanno giocato male. Anzi, non hanno giocato. Prima e dopo il goal. Un problema di uomini o di personalità complessiva. Gran bel dilemma che sembra non dissolversi più!
Udinese-Roma 1-0: la cronaca
La cronaca di questa sfida, dal lato Roma, è tutta in quelle due ciabattate di El Shaarawy fra il primo e il secondo tempo. Nulla più e nulla meno. Di Francesco chiede ai ragazzi di stare corti, pressare l’Udinese e trovare l’occasione giusta. E la Roma parte così! Fazio e Jesus altissimi, con Cristante e Pellegrini a verticalizzare per attivare la freccia Kluivert e l’italo-egiziano. Si teniamo palla, la faccia correre, ma non apriamo mai varchi. Il massimo a cui ai arriva è lo scambio El Shaarawy- Shick con tiro a giro del Faraone. L’Udinese non fa nulla per offendere, se non cercare di ripartire con le corsie laterali alte, tramite Pussetto, Ter Avest e Larsen. De Paul gira intorno alla nostra mediana, ma resta basso.
Che teniamo palla o rincorriamo poco cambia: non incidiamo mai.
È la Roma più avulsa, insipida e vuota che abbia mai visto. Così nel secondo tempo, di nuovo non cambia la trama. Finché a un certo punto, De Paul da vero sciatore fa un slalom dalla fascia verso la porta, Fazio si addormenta un attimo e poi infila Mirante. Bhè, è il sessantesimo, magari la Roma si sveglia!
Invece no, perché passa poco tempo e Pussetto lanciato dalle retrovie fa uno scavetto e realizza il raddoppio. Lo ferma il VAR. Dubbio stop con la mano. Meno male. Dentro Dzeko e Under. Non cambia niente, Il turco prova a verticalizzare, ma al bosniaco non arrivano palle alte.
Ultimo disperato e fantozziano tentativo: Fazio a far la torre. Nulla muta e non arrivano mai pericoli veri nella porta friulana.
Nicola, al suo esordio, c’ha imbrigliato e poi fregato. Noi, in pratica, glielo abbiamo concesso.
Voti della Roma: zero, anzi 0
Tutto è zero, pagelle comprese. A chi dai la sufficienza? Forse solo a Mirante, che fa poche parate e si prende un goal incolpevole. Il resto è buio totale. I giallorossi tengono palla minuti per minuti, ma non fanno quasi mai un tiro in porta. La difesa gioca alta, altissima, ma si fa infilare, come un branco di polli, alla prima vera occasione dei padroni di casa.
Il centrocampo bloccato totalmente dai tre muscolosi, aggressivi e duttili di Nicola non costruisce mai nulla di utile.
L’attacco e chi l’ha visto? Il ceco fa il cecchino solo in Nazionale, mentre da noi, se non ha la palla sotto rete, non conclude niente. Sembra un pulcino in mezzo alle aquile delle difese avversarie.
El Shaarawy che ha forse le due vere occasioni non ci mette cattiveria. La porta la devi sfondà, non la devi accarezzà, quando la vedi. Kluivert, ben bloccato dai rispettivi friulani, non serve a niente. Non trova un varco o uno spunto, che serva davvero a qualcosa.
Under e Dzeko sono peggio ancora dei titolari. Il numero 9 è irriconoscibile. Non prova una conclusione, è imballato e di testa non ne indirizza una. Il turco non presenta idee diverse da una palla verticalizzata intuibile e da qualche cross velleitario.
Di Francesco forse deve smettere di fare tutto questo turnover (con una qualificazione Champions ormai in tasca) e trovare una quadratura base efficiente. Ci sono troppe poche certezze su cui si basano i ragazzi e lo spogliatoio. Manca carattere a chi entra in campo e sopratutto le prestazioni sono sempre limitate.
Roma: si complica la pista Champions
Vediamo di giocarcela bene quest’anno la Coppa. Mi sa che il prossimo anno non la vedremo più. Se si va avanti così.
L’Inter può allungare comodamente stasera e anche il Napoli non ha un impegno proibitivo. E trovarsi a +11 o più adesso può voler dire: la Champions ce la possiamo dimenticare, per ora.
Ci va bene che Milan e Lazio (domenica scontro diretto) vanno a fasi altalenanti e potremmo giocarci, lì, in quel punto, la quarta posizione. Intanto, però, iniziamo a pensare alla zona Europa League.
Anche perché, diciamocelo pure, per ora non siamo nemmeno lontanamente da Champions. Inutile negarcelo. Questa squadra è una copia bizzarra di quella dello scorso anno.
Momenti di esaltazione e divertimento: attimi di panico e disfattismo.
Roma-Real: testa a mercoledì
Ora testa al Real. Arriva il momento delle partite serali, con canzoncina. Quelle che ci piacciono tanto. Viene a trovarci il Real Madrid, campione d’Europa. L’unica squadra ad averci finora battuto completamente in Champions. Davanti al nostro pubblico, in un Olimpico che sarà quanto mai strapieno, i ragazzi dovranno almeno vendere cara la pelle prima di uscire dal campo. La speranza è un’altra Roma-Barcellona!
Il popolo giallorosso chiede il riscatto per la vergognosa partita di oggi. Speriamo che non si entri in campo con le gambe tremanti e mosce. Anche se la qualificazione non è a rischio, bisogna aver anche l’orgoglio di poter urlare:
Dajeeeeeeeeee Roma!